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04 agosto 2022

Ok all’accordo sindacale, 3.500 uscite volontarie da Mps

Sarà definito nell’arco del piano industriale un programma di assunzioni: un ingresso ogni due uscite.

Come previsto nei giorni scorsi, in attesa della trimestrale che dovrebbe essere approvata oggi dal Cda e presentata domani ai mercati. è stato siglato l’accordo sindacale in Banca Mps che chiude la procedura per l’adeguamento degli organici del gruppo per mezzo di uscite volontarie, uno degli impegni presi con la Commissione Europea per la ristrutturazione dell’istituto senese.

Con l’accordo, commentato in modo favorevole dalle organizzazioni sindacali, è prevista l’uscita su base volontaria di 3.500 lavoratrici e lavoratori tramite il Fondo di sostegno al reddito fino a 7 anni: i sindacati e i vertici del Monte dei Paschi di Siena si incontreranno per definire, nell’arco del piano industriale, un programma di assunzioni con un rapporto di un ingresso ogni due uscite.

“L’accordo conferma l’importanza del confronto con le organizzazioni sindacali – ha dichiarato Roberto Coita, responsabile risorse umane di Banca Mps – per l’implementazione delle linee guida del piano industriale, che prevede la semplificazione degli assetti del gruppo in un’ottica di sviluppo e crescita. L’intesa raggiunta ci permette di avviare un percorso condiviso per cogliere, anche attraverso la ripresa della contrattazione aziendale e nel rispetto degli obiettivi industriali, le opportunità di valorizzazione delle persone del nostro gruppo, mantenendo l’attenzione sullo sviluppo del welfare interno, la formazione e i livelli occupazionali”.

Sindacati soddisfatti: “Ora salvare l’autonomia di Mps”

I sindacati rivendicano la bontà del meccanismo che consente il ricambio generazionale, e del meccanismo per le uscite volontarie. “Le lavoratrici ed i lavoratori che rientrano nel perimetro di accesso al Fondo potranno aderire alle migliori condizioni negoziate negli ultimi dieci anni nel gruppo, mentre coloro che ne sono esclusi vedranno le loro professionalità opportunamente valorizzate”, sottolinea Sabrina Brezzo, segretaria nazionale First Cisl.

“Auspichiamo che l’azionista e la banca – afferma Franco Casini, segretario nazionale Fabi – confermino la volontà di preservare l’autonomia di Mps e di salvaguardarne il marchio, un asset preziosissimo che in passato è stato calpestato e danneggiato da gestioni dissennate ed è stato preservato, invece, solo grazie ai sacrifici, all’abnegazione e alla determinazione delle lavoratrici e dei lavoratori del Montepaschi. Questo accordo deve rappresentare un nuovo inizio, per la clientela e per i territori e, soprattutto, per le lavoratrici e per i lavoratori”.

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