Il rendering della centrale Sorgenia
Non è solo il rigassificatore di Piombino – che dovrebbe essere installato nel porto della città toscana la prossima primavera per contribuire al fabbisogno energetico nazionale – a rischiare ritardi e slittamenti a causa della caduta del Governo Draghi, e del conseguente “congelamento” di molte pratiche.
Regione contro Sorpintendenza
Soprintendenza contro la Regione
In Toscana lo stesso destino si delinea per la centrale geotermica da 10 Mw che Sorgenia vorrebbe costruire in Val di Paglia, ai piedi del monte Amiata, finita al centro di un braccio di ferro tra la Regione Toscana, che nell’aprile scorso ha dato il via libera all’impianto, e la Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo che, attraverso il ministero della Cultura, ha presentato ricorso contro il progetto per ragioni ambientali.
Mediazione andata a vuoto
Il tentativo di mediazione tra ministero e Regione, svoltosi nel maggio scorso, non ha sortito effetti, e così – come prevede la normativa – l’ultima parola sull’investimento sarebbe dovuta arrivare dal Consiglio dei ministri, chiamato a pronunciarsi in via definitiva. Sono passati più di due mesi, e nulla è accaduto. Ora, con la caduta del Governo, anche questo dossier rischia di finire nella palude.
Silvia Pieraccini