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Impresa

23 aprile 2024

Ecco il digestore di Alia. Stop all’export di rifiuti organici fuori regione

Realizzato nel polo di Montespertoli, è il più grande del Centro Italia e produrrà 35mila tonnellate di compost e 12 milioni di mc di biometano.

Silvia Pieraccini

Il nuovo polo di Casa Sartori a Montespertoli

Alia Multiutility si dota di un impianto (un “digestore anaerobico”) all’avanguardia che potrà trattare fino a 160mila tonnellate di rifiuti organici e sfalci delle raccolte differenziate per produrre compost (usato come fertilizzante in agricoltura) e biogas, da trasformare poi – attraverso la rimozione dell’anidride carbonica – in biometano per alimentare i camion per la raccolta rifiuti della stessa Alia. Le stime dell’azienda pubblica prevedono una produzione di circa 12 milioni di metri cubi di biometano e 35mila tonnellate di compost.

Riqualificata tutta l’area

L’impianto, inaugurato oggi 23 aprile alla presenza delle istituzioni, si trova a Montespertoli (Firenze), nel polo di Casa Sartori che ha visto anche il revamping e il potenziamento della sezione compostaggio e la riqualificazione complessiva dell’intera area, circondata da colline, secondo un progetto dell’architetto Pietro Giorgieri. L’investimento è lievitato nel tempo: nel 2020 era – secondo quanto comunicato all’epoca da Alia – di 30 milioni di euro, oggi è annunciato in 75 milioni di euro. L’impianto, che ha dovuto superare gli ostacoli del Covid e della guerra in Ucraina (non arrivava l’acciaio), ha visto partire i lavori solo nel 2022 per concludersi nel giro di due anni (“a tempo di record”, precisa l’azienda).

Stop all’esportazione di rifiuti organici fuori regione

Il nuovo digestore anaerobico è il più grande dell’Italia centrale (quello in discussione a Roma tratterà “solo” 100mila tonnellate di rifiuti organici) e permetterà di mettere fine all’esportazione dei rifiuti organici fuori regione: “La Toscana centrale entra così in una nuova fase – afferma una nota di Alia – quella dell’autosufficienza nella gestione dei rifiuti organici, con un ruolo da assoluta protagonista nella produzione di energia pulita grazie al biometano e al compost. Questi elementi permetteranno di chiudere la catena dell’economia circolare, in linea con lo sviluppo sostenibile delineatto dall’Unione europea”.

Svolta nella visione industriale di Alia

“L’inaugurazione di questo impianto segna un momento di svolta nella nostra visione industriale – afferma il presidente di Alia, Lorenzo Perra -. Trasformare i rifiuti in biogas, e quindi in energia green, non è solo una sfida tecnologica, ma un’imperativa necessità ambientale”.

“Oggi si avvia l’esercizio di un impianto che, all’interno della visione del nostro piano industriale, riveste un valore strategico per l’autosufficienza della Toscana e per la chiusura del ciclo dei rifiuti”, aggiunge Alberto Irace, amministratore delegato di Alia Multiutility. I rifiuti organici in Toscana rappresentano il 40% della raccolta differenziata.

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Silvia Pieraccini

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