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10 novembre 2023

Pitti consolida le fiere e studia come aiutare le imprese alluvionate di Prato

La congiuntura rallenta ma i saloni invernali della moda reggono. All’Uomo previsti 835 marchi. Le assenze per alluvione ai Filati.

Silvia Pieraccini

Una immagine della nuova campagna di Pitti Uomo 105, "PittiTime"

Ci saranno i lavori di ristrutturazione il prossimo gennaio, dentro la Fortezza da Basso di Firenze, in occasione delle fiere invernali del Pitti (Uomo, Bimbo, Filati), ma questo non influirà sull’operatività dei saloni, assicura la società organizzatrice Pitti Immagine. Così come non influirà – garantiscono il presidente Antonio De Matteis e l’amministratore delegato Raffaello Napoleone, presentando a Milano le future fiere – il rallentamento dell’economia mondiale che si è intensificato negli ultimi mesi: “Il quadro congiunturale è ancora positivo – sottolinea De Matteis, indicando +11,4% di export dell’industria italiana della moda nei primi sette mesi 2023 – e ci fa guardare con serenità alla prossima edizione del Pitti Uomo. E poi va tenuto presente che nei momenti di cambiamento i buyer si muovono di più per capire il mercato”. L’obiettivo di Pitti Uomo è superare le presenze di compratori del gennaio 2023, quando furono 17.700.

I marchi al Pitti Uomo saranno 835

Sia Napoleone che De Matteis segnalano “qualche nube all’orizzonte”, ma ricordano l’arrivo di 180 nuove domande di partecipazione al Pitti Uomo, in gran parte internazionali, a conferma di una fiera attraente e vitale. Nell’edizione numero 105, in programma dal 9 al 12 gennaio, i marchi che esporranno le collezioni per l’autunno-inverno 2024-2025 sono 835 (erano 789 nel gennaio 2023), per il 43% esteri, divisi in cinque sezioni e due aree speciali (Pitti Pets e Vintage Hub dedicato al second hand e all’upcycling). Tanti gli eventi e i progetti che saranno lanciati alla fiera fiorentina, come quello del designer finlandese Achilles Ion Gabriel, nome legato al marchio di calzature Camper, che presenterà la collezione di debutto formata da ready to wear, calzature e accessori. Gli stilisti ospiti del salone saranno Luca Magliano, Steven Stokey-Daley e Todd Snyder.

Il mercato tedesco è l’osservato speciale

Attenzione concentrata sul mercato tedesco, da sempre primo sbocco della moda maschile, oggi in fase di rallentamento. Pitti Uomo cercherà di rivitalizzarlo col progetto Neudeutsch (termine che indica la trasformazione e l’arricchimento in atto nella lingua tedesca), che porterà in fiera 17 brand di moda, design e lifestyle, frutto di creativi nati o approdati in Germania, espressione della scena tedesca contemporanea.

Al Pitti Filati inevitabili alcune assenze

L’alluvione che ha colpito la Toscana nei giorni scorsi, e in particolare il distretto tessile di Prato che ora potrebbe ridimensionare la produzione di tessuti e filati per abbigliamento e maglieria, non può lasciare indifferente Pitti Immagine, sia per la vicinanza geografica che per la strategicità economica. Da qui la volontà di studiare un progetto per sostenere le aziende, a partire da quelle che solitamente partecipano al Pitti Filati e che nella prossima edizione (24-26 gennaio 2024) con tutta probabilità non potranno esserci perché alluvionate, come Pecci Filati, Lanificio dell’Olivo, Linsieme Filati, Casa del Filato. “L’alluvione rischia di mettere in ginocchio per alcuni mesi il distretto di Prato, vogliamo capire come possiamo aiutare le aziende”, ha concluso Napoleone.

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Silvia Pieraccini

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