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06 dicembre 2022

Rigassificatore di Piombino, udienza al Tar del Lazio il 21 dicembre

Soddisfatto il Comune, promotore del ricorso contro l’opera: “Ci auguriamo una decisione chiara e univoca”.

Il Tar del Lazio ha fissato per mercoledì 21 dicembre l’udienza del ricorso promosso dal Comune di Piombino, con richiesta cautelare di sospensiva, contro la decisione di installare un rigassificatore nel porto. La decisione del Tribunale amministrativo è stata resa nota dal Comune stesso, soddisfatto per la celerità. “Vista l’importanza del tema – ha dichiarato il sindaco Francesco Ferrari – e la sua rilevanza in relazione alla sicurezza e all’incolumità pubblica, accogliamo con grande favore la prontezza della magistratura nella fissazione dell’udienza. Ci auguriamo di chiudere la vicenda velocemente con una decisione chiara e univoca in merito”.

La tesi del Comune: la Golar Tundra non è idonea

Il ricorso al Tar contro il rigassificatore era stato depositato il 24 novembre scorso da parte dell’avvocato del Comune di Piombino, Michele Greco. Nel ricorso il Comune sostiene la “manifesta inidoneità della nave Golar Tundra, dal punto di vista strutturale, ad operare in sicurezza nel porto” e la necessità di un dragaggio del fondale dello specchio d’acqua antistante per centinaia di migliaia di metri cubi, cosa che rende “semplicemente impossibile” l’ipotesi di messa in funzione del rigassificatore nel marzo 2023, “pena l’inoperatività della banchina nord”.

Inoltre, secondo i tecnici incaricati dal Comune la Golar Tundra essendo dotata di serbatoi per il gas naturale liquido ‘a membrana’, e dunque non adatti alla navigazione quando si trovano in condizioni di parziale riempimento, non è in grado di rispettare la principale condizione che è stata posta dalla capitaneria, e cioè di disancorare in caso di necessità, allontanandosi dall’area del porto. Una criticità questa, scrivono, che “mette a rischio l’intera città di Piombino”.

Bonomi: “Senza Piombino avremo difficoltà col gas”

Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nel corso di una conferenza alla stampa estera a Roma, ha rimarcato di contro l’importanza dell’opera, per scongiurare eventuali difficoltà con l’approvvigionamento di gas. “Abbiamo bisogno di mettere in opera Piombino – ha detto – se il rigassificatore non dovesse entrare in funzione entro il 31 marzo, potremmo avere qualche problema”.

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