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Startup

14 luglio 2023

Polo di Navacchio, vent’anni di successi e nuove imprese

Oltre 100 startup sono state incubate in 20 anni e circa 600 idee imprenditoriali, un vivaio di eccellenze e talenti.

Vent’anni e una realtà che è cresciuta esponenzialmente dal 2003 al 2023. Sono passati esattamente due decenni da quando l’incubatore di startup di Navacchio è diventato una realtà operativa. La struttura, oggi certificata dal ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), è cresciuta e si è adattata ai cambiamenti della società e del mercato, trasformandosi a seconda delle necessità e delle esigenze delle startup. Dal 2003 ad oggi sono passate dall’incubatore circa 100 imprese e sono state valutate oltre 600 idee imprenditoriali, un vero “vivaio” di talenti prodotti dagli atenei e dai centri di ricerca del territorio regionale e da chi ha deciso di scommettere sulla propria idea e di farne un’impresa

Dal 2003 la percentuale di successo delle start up passate da qui è dell’85%

Silvia Marchini, responsabile dell’area startup del Polo tecnologico offre dati molto interessanti: “Dal 2003 a oggi la percentuale di successo delle startup che sono passate dal nostro incubatore è dell’85%. Con molte di loro, oggi aziende solide e ben posizionate sul mercato, lavoriamo ancora”. Andrea Di Benedetto, presidente del Polo Tecnologico di Navacchio, dal canto suo avverte “la certificazione Mimit contribuisce a tracciare un pezzo di strada sul futuro dell’innovazione a partire dai nostri punti di forza, senza copiare modelli che da noi non possono funzionare, per essere ancor più ambiziosi per i prossimi 20 anni”. “L’ente – spiega – si sta muovendo su tre fronti: il deep tech, ovvero le tecnologie rivoluzionarie, l’open innovation, per la trasformazione del Made in Italy: le tecnologie delle nostre startup possono accelerare i processi di innovazione delle aziende tradizionali, anche di piccola e media dimensione e le startup ibride, la via italiana alle startup: dai percorsi di open innovation, infatti, possono nascere startup ibride, con modelli digitali che rivoluzionino i settori tradizionali grazie ad approcci totalmente nuovi. Solo unendo questi puntini le startup saranno i vettori di una rivoluzione epocale”.

Miglior centro del mondo per le nuove aziende

La struttura è cresciuta e si è adattata ai cambiamenti della società e del mercato, a seconda delle necessità e delle esigenze delle startup. Ha ricevuto oltre 40 tra premi e riconoscimenti importanti, nazionali e internazionali. Nel 2011 è stato decretato il miglior centro del mondo per quanto riguarda i servizi offerti alle start up. Ha raddoppiato i suoi spazi, oltre 1.200 metri quadrati tra uffici dedicati e aree comuni, rispetto ai 600 del 2003.

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