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Banche

11 agosto 2023

Nuovo assetto azionario per Cr Volterra: con le fondazioni c’è Ion

Il capitale sociale dell’istituto sale a oltre cento milioni di euro: il rafforzamento era stato indicato da Bankitalia.

E’ andato a buon fine l’aumento di capitale della Cassa di Risparmio di Volterra, operazione volta al rafforzamento del patrimonio dell’istituto: il capitale sociale di Cr Volterra passa quindi da 72,3 milioni di euro a 101,4 milioni. Nella nuova compagine sociale della banca, il secondo istituto di credito per dimensioni (dopo Banca Mps) tra quelli che hanno sede in Toscana, si ridimensiona il peso delle fondazioni, e nessun singolo azionista possiede una quota di controllo. L’assemblea dei soci ha inoltre nominato il nuovo Cda: Alberto Mocchi è stato riconfermato presidente, e in consiglio sarà affiancato da Massimo Arisi, Cecilia Neri, Giuseppe Soda e Laura Pagani.

Bankitalia chiedeva un patrimonio rafforzato

La necessità di rafforzare il patrimonio di Cr Volterra con l’aumento di capitale si è profilata con gli esiti dell’ispezione ordinaria di Banca d’Italia avviata a dicembre 2021 e conclusasi a marzo 2022. Nel successivo mese di luglio era stato poi consegnato il rapporto ispettivo, che aveva evidenziato una serie di rilievi e aveva confermato la necessità di un rafforzamento patrimoniale. L’aumento di capitale, scrive Cr Volterra nel bilancio 2022, sarebbe stato la chiave per “sostenere le attività previste nella pianificazione della Banca, al fine di rilanciare le attività di erogazione del credito, ridurre il cost income, rendere più redditizia l’attività della Cassa e focalizzarne l’attenzione a un servizio al cliente di sempre maggiore qualità”.

Rispetto al precedente assetto azionario, con la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra al 75%, la Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato al 5%, e Credit Agricole Italia al 20%, la rinnovata compagine sociale vede ora una maggioranza risicata per i due enti del territorio combinati: sono infatti al 49,9% Fondazione Cr Volterra e all’1,9% Fondazione Carismi, con Credit Agricole Italia al 7,6%. Sono tre i nuovi soci: Dgb Bidco (veicolo del gruppo Ion di Andrea Pignataro, attivo nel campo del parabancario) al 32%, Banca del Fucino al 5,3%, e Net Insurance (Poste Vita) al 3,2%.

Nuovo piano industriale entro l’anno

“I nuovi soci hanno apportato il necessario rafforzamento patrimoniale – ha commentato Mocchi – e potranno altresì contribuire significativamente allo sviluppo industriale e commerciale della banca. Il nuovo piano industriale, che verrà elaborato entro l’anno, punterà alla creazione di valore per il territorio e per i soci con significativi investimenti sulle risorse umane e nei processi. Un sincero ringraziamento agli amministratori uscenti per quanto fatto in questi anni difficili contraddistinti anche dalla pandemia e dalla guerra Russia-Ucraina ed un caloroso benvenuto a tutti i nuovi consiglieri, certo del contributo che un board di elevate competenze come questo potrà dare al piano di rilancio della Cassa”. (lt)

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