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13 dicembre 2023

Firenze, il restyling dello stadio conteso tra una ditta di Brescia e una di Bari

I due pretendenti sono la Cds Costruzioni e la Cobar che si presenta insieme con Sac. Il bando senza la copertura delle curve.

Silvia Pieraccini

Un rendering del progetto di ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi di Firenze

Non ci sono aziende di costruzioni toscane interessate ai lavori di restyling dello stadio ‘Artemio Franchi’ di Firenze, oggetto di un bando da 90,7 milioni di euro che sarà assegnato – nel tempo-record di 20 giorni comprese le festività natalizie – col criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il termine per l’aggiudicazione, a opera di una commissione che ha appena cominciato i lavori, formata da Filippo Cioni, Giorgio Caselli e Giacomo Parenti, è il 31 dicembre prossimo per non perdere i finanziamenti del Pnrr.

I progetti di Cds Costruzioni e Cobar

I due pretendenti che hanno presentato le offerte entro il termine dell’11 dicembre sono – fa sapere il Comune di Firenze – la Cds Costruzioni spa di Erbusco (Brescia), specializzata nella realizzazione di centri commerciali e ipermercati, cresciuta molto negli ultimi anni fino a raggiungere i 76,5 milioni di fatturato 2022 (+153% sul 2021), ma con un utile molto basso (718mila euro); e la Cobar spa di Altamura (Bari), capogruppo di un raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) con la romana Sac spa. Cobar-Costruzioni Barozzi è specializzata nel restauro, ristrutturazione e risanamento conservativo di beni monumentali tutelati (com’è lo stadio Franchi, progettato da Pier Luigi Nervi negli anni Trenta) e ha fatturato 173,5 milioni nel 2022 (+61%) con un utile di 15,9 milioni (+88%). Tra le sue commesse ci sono la ricostruzione della Basilica di San Benedetto a Norcia, gli Ipogei del Colosseo, l’ex Poligrafico dello Stato a Roma, il Teatro San Carlo di Napoli e il Politeama Petruzzelli di Bari.

Il prezzo offerto pesa solo il 10%

Il prezzo offerto dai due gruppi varrà 10 punti (su 100 complessivi); il tempo di realizzazione peserà altri 10 punti al massimo; l’offerta tecnica potrà valere fino a 80 punti. Solo una volta selezionata l’offerta migliore, l’ufficio gare del Comune di Firenze effettuerà le verifiche amministrative, e dunque valuterà la presenza dei requisiti richiesti per l’aggiudicazione. Il bando ha per oggetto soltanto le demolizioni, il restauro delle parti vincolate (tra cui la torre Maratona e le scale elicoidali), le nuove gradinate e la riqualificazione delle sedute. Non c’è invece, in questa fase, la copertura in acciaio con i pannelli solari della Curva Fiesole né quella della Curva Ferrovia, che il Comune si riserva di assegnare in un secondo momento (entro tre anni) al vincitore del bando attuale, alle stesse condizioni offerte per i lavori.

Autore:

Silvia Pieraccini

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