Mentre la principale fiera ospitata dal polo fieristico fiorentino – Pitti Immagine Uomo, edizione estiva – si avvia alla conclusione con le sue migliaia di buyer presenti in Fortezza da Basso, il consiglio d’amministrazione di Firenze Fiera saluta positivamente l’accordo raggiunto con Fiera Milano per studiare una possibile partnership strategica. Il presidente della società fiorentina, Lorenzo Becattini, ha illustrato i contenuti dell’accordo nella riunione del Cda di oggi, giovedì 17 giugno, a due giorni dall’annuncio ufficiale da parte di Milano.
“Le due società – afferma Firenze Fiera in una nota – hanno iniziato gli incontri per esaminare gli aspetti finanziari, quelli commerciali in ambito fieristico-congressuale e l’eventuale partnership strategica. L’accordo siglato fra Firenze e Milano ha una durata di sei mesi e in questo tempo il presidente della società avrà cura di informare periodicamente il Consiglio di amministrazione sullo stato di avanzamento del progetto”.
Consiglieri unanimi, avanti con l’accordo
I consensi registrati in Cda fanno presagire la sostanziale acquiescenza dei soci di Firenze Fiera: Regione Toscana (che esprime Becattini), Camera di commercio di Firenze (che esprime la vicepresidente Tamara Ermini), Comune di Firenze (Carlotta Ferrari), Città metropolitana (Giancarlo Carniani), Comune di Prato e Camera di Commercio di Prato-Pistoia (Claudio Bianchi). Una rosa espressa dall’80% circa degli azionisti. “L’accordo è stato accolto bene – spiega Becattini – ho avuto riscontri positivi unanimi di incoraggiamento ad andare avanti, e naturalmente a riferire le informazioni via via che matureranno”.
Firenze Fiera da tempo è alla ricerca di un partner industriale: l’annuncio di Milano arriva dopo mesi in cui si sono rincorse le ipotesi di Pitti Immagine, BolognaFiere e Ieg. Per sostenere il tentativo di rilancio della società, l’assemblea degli azionisti ha approvato nel febbraio scorso il piano di risanamento 2022-2025 che contempla un aumento di capitale da 12 milioni di euro, scindibile in due tranche di cui la prima, da quattro milioni di euro, entro il 2023.