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Sviluppo

14 giugno 2022

Firenze Fiera, il partner è Milano: un’alleanza allo studio (in sei mesi)

Siglato a sorpresa un accordo per valutare una eventuale partnership strategica fra le due società.

Leonardo Testai

Tramontata da tempo l’idea di un’aggregazione toscana nel settore fieristico, mai concretizzate le ipotesi di Pitti Immagine, BolognaFiere e Ieg come partner, adesso Firenze Fiera fa rotta (a sorpresa) su Milano per il proprio futuro. La notizia in realtà è stata diffusa proprio da Fiera Milano, la società presieduta dal numero uno di Confindustria Carlo Bonomi: l’ufficializzazione di un dialogo, da qui a fine novembre, per “una eventuale partnership strategica”.

Sei mesi per il dialogo (in esclusiva)

L’accordo di riservatezza per l’avvio delle interlocuzioni, già firmato, prevede un rapporto esclusivo fra le due società, sarà presentato al Cda di Firenze Fiera giovedì 16 dal presidente Lorenzo Becattini. “E’ un punto di partenza, non di arrivo”, ha commentato lo stesso Becattini, spiegando che le due società si confronteranno sugli aspetti strategici in un arco di tempo di sei mesi. L’assemblea dei soci ha approvato nel febbraio scorso il piano di risanamento 2022-2025 che contempla un aumento di capitale da 12 milioni di euro, scindibile in due tranche di cui la prima, da quattro milioni, entro il 2023.

Nella sua nota, Milano Fiera parla di un “accordo di riservatezza per l’avvio di interlocuzioni relative ad una potenziale collaborazione commerciale. L’accordo siglato è funzionale ad avviare consultazioni preliminari volte a definire gli obiettivi e il perimetro relativi ad una potenziale partnership strategica tra Fiera Milano e Firenze Fiera avente ad oggetto la definizione ed implementazione di iniziative di sviluppo congiunto in ambito fieristico e congressuale. Ulteriori sviluppi verranno comunicati al mercato nei modi e nei termini previsti dalle applicabili disposizioni di legge”.

Firenze-Milano, c’è un asse politico ed economico

La svolta strategica di Firenze Fiera sembra un nuovo frutto dell’asse Firenze-Milano che da alcuni anni i sindaci Dario Nardella e Beppe Sala coltivano a livello politico. Un asse che in campo economico ha avuto origine nella sinergia fra Pitti Uomo e la settimana milanese della moda maschile, e che è stato sostenuto da Confindustria Firenze nell’immediato pre-Covid. Come disse l’allora presidente dell’associazione, Luigi Salvadori, all’assemblea del 2018, rivolgendosi all’allora presidente di Assolombarda Bonomi: “Stabilire connessioni e collaborazioni fra territori, sistemi produttivi, filiere e catene del valore, coinvolgendo le istituzioni metropolitane, le Camere di Commercio, le Università, i Centri di Ricerca e le Fondazioni bancarie milanesi e fiorentine”.

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Leonardo Testai

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