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Impresa

16 febbraio 2023

Agroalimentare, si può crescere con i Pat

I prodotti agroalimentari tradizionali potrebbero essere una opportunità offerta all’industria di trasformazione per allargare i mercati.

In toscana solo il 18% dei prodotti che si consumano arriva dal territorio. Una percentuale, in linea con la media italiana ma inferiore ad altre regioni, che potrebbe crescere anche attraverso con una maggiore riconoscibilità dei prodotti agroalimentari tradizionali.

E’ proprio alle opportunità e modalità di promozione di questi prodotti (Pat) che oggi a Firenze è stato dedicato un incontro, il primo del genere in Italia, organizzato congiuntamente da Confindustria Toscana, Accademia dei Georgofili ed ANCI Toscana.

Sono prodotti non conosciuti dai consumatori

“Ci sono eccellenze certificate, nell’origine e nel processo, che rappresentano la punta di diamante del Made in Italy, mi riferisco ai prodotti DOP, IGP e STG: ma ci sono anche piccole produzioni, piante e razze animali così come alimenti trasformarti, che non hanno le dimensioni per certificarsi DOP e IGP ma che chiedono soltanto di essere resi visibili per poter essere riconosciuti dal consumatore ed acquistati”, spiega Silvia Donnini della commissione agroalimentare di Confindustria Toscana.

In Toscana sono 464 quelli censiti e l’elenco vanta celebri eccellenze gastronomiche regionali, ma i consumatori fanno ancora fatica a conoscerli, come spiega anche il presidente dell’Accademia dei Georgofili Massimo Vincenzini.

Massimo Vincenzini, presidente Accademia dei Georgofili

Per l’industria alimentare sono una opportunità

“L’industria di trasformazione agroalimentare guarda ai Pat come a una opportunità per allargare il paniere dei cibi di eccellenza e offrire ai mercati, anche quello nazionale ma potenzialmente anche quello estero, un saggio delle nostre abilità manifatturiere e un assaggio dei nostri tesori gastronomici “ spiega ancora Silvia Donnini della commissione agroalimentare di Confindustria Toscana e presidente della sezione alimentare di Confindustria Firenze. E proprio per incrementarne la conoscenza, da circa due anni, Confindustria Toscana ha avviato un progetto di valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali e di promozione delle opportunità di utilizzare alcuni come ingredienti o di produrli direttamente.

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