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22 marzo 2023

Ricasoli brinda a 30 anni di investimenti con un nuovo vino e energie rinnovabili

L’azienda vinicola di Gaiole in Chianti continua sulla strada della sperimentazione e della ricerca. I nuovi progetti.

Silvia Pieraccini

Francesco Ricasoli brinda ai 30 anni dal riacquisto e dal rilancio della storica azienda vinicola di famiglia – la Ricasoli di Gaiole, nel cuore del Chianti Classico, sviluppata dall’avo Bettino (il “barone di ferro”) che nel 1872 inventò la ricetta del vino Chianti dando avvio alla viticoltura in questa parte di Toscana, e poi finita in mani straniere e in declino fino al 1993 – con una nuova etichetta che arricchisce la gamma della cantina e con un importante investimento in energie rinnovabili.

La sfida del Trebbiano di qualità (e da invecchiamento)

Il nuovo vino si chiama Castello di Brolio Sanbarnaba ed è fuori dagli schemi: è bianco, è fatto al 100% col vitigno Trebbiano, punta a durare nel tempo ed è venduto al pubblico a 45-50 euro. “Perché questa scelta? Per la voglia di dimostrare che Ricasoli, oltre ai rossi, sa fare anche grandi bianchi e che il Trebbiano tanto vituperato è invece un vitigno che può riservare grandi sorprese”, risponde Francesco Ricasoli che ha voluto dare un’interpretazione contemporanea al “vecchio” vino Torricella che fino al 1982 si faceva in azienda proprio col Trebbiano (oggi è a base di Chardonnay).

Ma c’è dell’altro. La sfida di Ricasoli è mantenere viva la cultura della sperimentazione che ha segnato la storia dell’azienda vinicola (oggi 1,3 milioni di bottiglie). E’ così che l’imprenditore ha selezionato biotipi endogeni da Brolio di Trebbiano Toscano e vi ha dedicato dieci anni di ricerche, piantando per adesso poco più di un ettaro che ha dato 5.600 bottiglie.

Un impianto fotovoltaico da 800mila euro

Del resto il lavoro di sperimentazione e di ricerca ha segnato da 30 anni la vita dell’azienda, con la gestione sostenibile dei vigneti, lo studio sui suoli, la mappatura dei vigneti, la selezione clonale. Nel 2022 Ricasoli ha fatturato 22 milioni di euro, in crescita del 10% sul 2021 grazie al miglioramento del mix di vendita e all’aumento dei volumi. Ora ha deciso di investire circa 800mila euro in un impianto fotovoltaico da 500 kilowatt che darà autonomia energetica.

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Silvia Pieraccini

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