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Territorio

09 gennaio 2023

Regolamento urbanistico, Firenze cambia marcia

In centro blocco totale del cambio d’uso in turistico-ricettivo (e dei supermarket), nuovi limiti ai frazionamenti.

Il Comune di Firenze tenta di ingranare una parziale retromarcia rispetto alla “turistificazione” della città: il nuovo Piano strutturale (Ps) e il nuovo Piano operativo comunale (Poc, nuovo nome del Regolamento urbanistico) adottati oggi, 9 gennaio, dalla Giunta, prevedono il blocco totale del cambio d’uso in turistico-ricettivo in zona A – il centro della città, e l’area dei viali – dove saranno imposti nuovi limiti ai frazionamenti, e un blocco delle medie strutture di vendita di tipo alimentare, superiori a mille mq.

Il principio ispiratore, secondo il sindaco Dario Nardella, è il principio della “città 15 minuti”, ossia “una città sempre più pubblica e costruita a misura di cittadino, che guarda alla qualità e non allo sfruttamento, combattendo la rendita parassitaria che spesso fa saltare il mercato immobiliare rendendo difficile l’affitto o l’acquisto di una abitazione in area urbana”. Per l’assessora all’Urbanistica, Cecilia Del Re, “facendo tesoro anche dell’esperienza del regolamento urbanistico passato e della pandemia che abbiamo vissuto, compiamo delle scelte di campo importanti”.

Una spinta al recupero degli immobili dismessi

Le strategie di Palazzo Vecchio contemplano anche la proposta di blocco per le attività extra-ricettive nel regolamento Unesco; penalità per chi non recupera in tempi rapidi immobili dismessi o abbandonati; incentivi per favorire un mix di funzioni per grandi immobili (superiori ai 2mila mq); divieto del cambio d’uso dei fondi commerciali al piano terreno per essere trasformati in residenze o adibiti ad altre destinazioni; possibilità di ampliamento della superficie produttiva per il settore industriale-artigianale; un Polo logistico presso il Centro polivalente; azzeramento degli oneri di urbanizzazione per cambi di destinazione d’uso verso il produttivo.

Si favorisce il ricorso alle energie rinnovabili grazie all’installazione di impianti fotovoltaici e pannelli solari, con la prospettiva di un ampliamento delle norme della variante urbanistica anche al centro storico e alla buffer zone delle Ville Medicee di Castello. In tema di mobilità, nuove linee tramviarie, parcheggi scambiatori (preferibilmente sotterranei) e parcheggi diffusi in centro storico e nei Quartieri, ma anche Scudo verde, Bicipolitana, zone 30, bike boxes e spazi per ricovero mezzi di mobilità sostenibile, pedibus, mobilità elettrica e micrologistica, Smart City Control Room.

Ora il passaggio in Consiglio comunale

Per i nuovi studentati privati, il 20% delle camere sarà destinato agli studenti bisognosi dell’Università di Firenze, e saranno gestite direttamente dall’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario, mentre la possibilità di aprirsi al turistico-ricettivo per queste strutture viene limitata da 90 a 60 giorni all’anno e nei soli mesi di luglio e agosto. E per le nuovbe residenze universitarie, “ci auguriamo che molti privati possano candidarsi – ha affermato Nardella, che oggi ha visto la ministra Anna Maria Bernini all’apertura dell’anno accademico del nuovo Politecnico delle Arti – per realizzare strutture a Firenze, perché abbiamo un fabbisogno di posti letto per studenti molto importante che il Ministero ha calcolato in circa 4.000, mentre ora siamo ben al di sotto dei 2.000”.

I nuovi strumenti urbanistici prenderanno il posto del Regolamento urbanistico del 2015 e del Piano strutturale del 2010, e per la prima volta a Firenze Piano strutturale e Piano operativo vengono adottati insieme. Dopo la fase di adozione, che prevede ora il passaggio in Consiglio comunale, si aprirà il periodo di 60 giorni per le osservazioni ai due piani, che saranno poi votate da giunta e Consiglio. A questo punto i piani saranno approvati ed entreranno in vigore.

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