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12 gennaio 2024

Regione: 5,2 milioni di contributi a fondo perduto per attrarre investimenti esteri

Per la prima volta arriva un bando per spingere la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale. Ecco tutti i dettagli.

Silvia Pieraccini
Uno degli ultimi investimenti esteri in Toscana: l'atelier Maroquinerie Yves Saint Laurent a Scandicci (Firenze)

Uno degli ultimi investimenti esteri in Toscana: l'atelier Maroquinerie Yves Saint Laurent a Scandicci (Firenze)

La Regione Toscana prova una nuova strada per sollecitare gli investimenti esteri, crollati durante la fase Covid e poi risaliti lentamente a partire dal 2021. Ora un bando (a sportello), che sarà operativo dal prossimo febbraio, prevede – per la prima volta – sovvenzioni pubbliche in conto capitale per le medie, grandi e piccole imprese a capitale estero che decidono di investire in Toscana in ricerca industriale e sviluppo sperimentale, fino alla fase di prototipazione. I progetti dovranno prevedere un alto grado di innovazione (Trl-technology readiness level di arrivo pari almeno a 7). Se a investire sono grandi imprese o medie imprese con più di 500 dipendenti, queste dovranno collaborare con almeno una micro, piccola o media impresa (Mpmi).

I contributi sono a fondo perduto

Le soglie di investimento minimo variano da 1,5 a 3 milioni di euro. La Regione per adesso ha stanziato 5,2 milioni di fondi europei (Fesr 2021-2027), che potranno essere integrati successivamente fino a 10 milioni di euro, e che andranno a coprire le spese del personale, i costi di strumenti e attrezzature e quelli dei fabbricati e dei terreni per la durata del progetto di ricerca, i costi della ricerca contrattuale. La domanda di agevolazione potrà essere presentata sul portale di Sviluppo Toscana, che farà l’istruttoria. La sovvenzione a fondo perduto potrà coprire dal 25% all’80% dell’investimento, a seconda del tipo di azienda e del tipo di attività (ricerca industriale o sviluppo sperimentale). Nessuno si aspetta decine di domande, ma almeno tre-quattro progetti per ridare slancio agli investimenti esteri rallentati da pandemia, guerre, inflazione, crisi geopolitiche.

Il meeting annuale di Invest in Tuscany

Il bando verrà presentato mercoledì 17 gennaio in occasione del meeting annuale di ‘Invest in Tuscany’, l’ufficio regionale dedicato da 12 anni all’attrazione degli investimenti, che si svolgerà a Palazzo Borghese a Firenze e servirà a fare il punto su strategie e progetti nel contesto attuale. La Toscana è stata una regione-pioniera nella definizione degli strumenti per attrarre investimenti, creando appunto un ufficio dedicato (che alcune regioni, come il Piemonte, hanno aperto solo pochi per Secondo i dati diffusi dalla Regione, tra il 2017 e il 2023 la Toscana ha attratto 157 progetti greenfield (cioè costruzione di nuovi stabilimenti, non acquisizioni di aziende esistenti), per un totale di investimenti che supera tre miliardi di dollari, generando più di 10mila posti di lavoro. Le imprese a capitale estero che operano sul territorio sono, secondo Confindustria Toscana, circa 2.800 (in termini di ragioni sociali), di cui 500 che svolgono attività industriale e danno lavoro a più di 33.700 addetti. Proprio Confindustria Toscana ha creato da anni una commissione Multinazionali e grandi imprese, ora coordinata da Paolo Ruggeri, vicepresidente Nuovo Pignone-Baker Hughes, che a fine 2022 ha dato vita a un comitato consultivo (advisory board) con la Regione.

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Silvia Pieraccini

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