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Banche

09 gennaio 2024

Rallenta ancora in Toscana il credito a imprese (-4%) e famiglie (+0,2%)

Sulla scorta degli ultimi dati di Bankitalia la Fisac-Cgil regionale chiede un tavolo con banche e parti sociali.

Il livello ancora elevato dei tassi di interesse, “unitamente alle debolezze del sistema economico del paese”, ha penalizzato l’erogazione di credito a imprese e famiglie: è la valutazione data dalla Fisac-Cgil Toscana che cita i dati Bankitalia relativi ai prestiti erogati dalle banche a fine settembre 2023, nel confronto sull’anno precedente. I dati, come già visto con l’aggiornamento relativo ad agosto, evidenziano un calo dei prestiti erogati in regione al sistema delle imprese (-4%, contro il -6,7% nazionale), ed è in maggiore difficolta il sistema delle piccole imprese (-7% contro -7,6%), mentre i finanziamenti alle famiglie evidenziano una stagnazione del dato (+0,2%). Si registra inoltre un aumento delle sofferenze, che negli ultimi anni si attestano comunque su livelli storicamente bassi: +16,2% a livello italiano e +12,56% a livello toscano.

Per quanto riguarda più nel dettaglio il credito erogato alle famiglie per l’acquisto della casa, i dati di Bankitalia confermano quanto già osservato recentemente, ossia un netto calo dei nuovi contratti di mutuo sia a livello nazionale (-29%) sia in Toscana (-28%). Per quanto riguarda le province toscane, emerge che, tranne Lucca, quasi tutte le città della regione registrano cali molto significativi, soprattutto nelle aree interne. In forte aumento il numero delle surroghe (sia a livello nazionale, +299,3%, sia regionale, +335,4), dovuto ovviamente alla necessità da parte dei cittadini toscani di scegliere contratti di mutuo più favorevoli.

La Fisac-Cgil chiede un tavolo fra banche e parti sociali

“Stiamo progressivamente registrando negativamente gli effetti del giro di vite avviato dalla Banca Centrale Europea sui tassi al fine di ridurre l’inflazione”, sostiene il segretario generale della Fisac Cgil Toscana, Paolo Cecchi “Peraltro, visto i tempi dilatati di esplicazione della politica monetaria – afferma – nonché il persistere di un consistente livello dei prezzi specie dei beni alimentari, si reitera la richiesta di un intervento della politica, soprattutto a livello nazionale ma anche regionale, al fine di gestire al meglio le difficoltà che i cittadini toscani stanno attraversano, soprattutto coloro che hanno redditi più bassi e/o che sono titolari di mutui. In proposito, si auspica che la Regione Toscana si attivi per un tavolo di concertazione tra banche e parti sociali”. (lt)

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