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Territorio

19 maggio 2023

Piombino: la Regione riprova a far partire investimenti e bonifiche

Riaperti i termini per attrarre aziende e centri di ricerca con contributi pubblici. Al via il bando per “pulire” i terreni ex-Lucchini.

Silvia Pieraccini

foto dal sito Jsw Steel Italy

L’arrivo della nave rigassificatrice Golar Tundra nel porto di Piombino – impegnata in questi giorni nei test per trasformare il metano dallo stato liquido a quello gassoso in vista dell’avvio dell’attività commerciale – ha riacceso il faro sulle “compensazioni” attese dal territorio e promesse dal presidente della Regione, Eugenio Giani, che è anche commissario straordinario per il rigassificatore.

Per le bonifiche dell’area ex-Lucchini ci sono 88 milioni

Tra queste ci sono gli sconti in bolletta per gli abitanti di Piombino e della Valdera (su cui il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha mostrato cautela) e le bonifiche delle aree siderurgiche ex-Lucchini, sulle quali oggi, 19 maggio, il presidente Giani ha espresso certezze. “La bonifica delle aree delle acciaierie di Piombino si farà”, ha scritto in un comunicato, confermando la disponibilità di 88 milioni di euro (41 dello Stato e 47 della Regione) già annunciati nei giorni scorsi e l’approvazione definitiva in conferenza dei servizi della variante al progetto per la messa in sicurezza del territorio (attraverso il recupero delle acque di riempimento degli impianti siderurgici, il loro convogliamento verso un impianto di depurazione e il reimpiego nei processi industriali).

I lavori in gara nel mese di giugno

Adesso, secondo quanto annunciato dalla Regione, Invitalia potrà mettere in gara gli interventi di bonifica della falda di Piombino “già nel prossimo mese di giugno”. Considerato che tali interventi erano previsti nell’accordo di programma firmato nel 2014 per la riconversione del polo industriale di Piombino, all’avvio dei cantieri saranno passati almeno dieci anni.

700mila euro per attirare investimenti

Nello stesso accordo di programma del 2014 erano previsti anche incentivi per aziende e centri di ricerca che decidono di insediarsi, o di rafforzare la propria presenza, nell’area di crisi di Piombino, operazione attuata attraverso bandi (i cosiddetti “protocolli di insediamento”) che si sono succeduti negli anni (e che finora non hanno portato i risultati sperati). Ora la Regione riapre i termini (dal 17 maggio) per presentare le domande del protocollo di insediamento, grazie alla disponibilità di 708mila euro. I contributi sono in conto capitale e le domande vanno inviate all’agenzia Sviluppo Toscana.

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Silvia Pieraccini

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