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Impresa

16 marzo 2023

Perini (megayacht a vela) riparte da una nuova flotta e quattro ordini

Acquistato all’asta fallimentare dal cantiere di Marina di Carrara The Italian Sea Group, il marchio torna sul mercato. Ecco come.

Silvia Pieraccini

Il nuovo yacht Perini da 56 metri di lunghezza

Quando nel dicembre 2021 il cantiere The Italian Sea Group (Tisg) di Marina di Carrara si aggiudicò, a sorpresa, l’asta fallimentare per Perini Navi, regina mondiale delle grandi navi a vela, sborsando 80 milioni di euro (una somma superiore allo stato passivo), molti operatori del settore si mostrarono scettici sulle possibilità di rilancio del marchio icona di stile e tecnologia.

La nuova flotta si chiama Genesis

A distanza di 14 mesi Giovanni Costantino, patron di Tisg (295 milioni di ricavi 2022, +59% sul 2021, con 47 milioni di ebitda) specializzato in maxiyacht a motore e quotato in Borsa sul mercato Euronext Milan, presenta la nuova flotta di Perini Navi e annuncia: “Il progetto di rilancio sta andando a gonfie vele, ora il marchio potrà navigare in acque sicure per lunghissimi anni”. La nuova flotta, battezzata Genesis, è formata da tre modelli – 48, 56 e 77 metri – ma allo studio c’è anche una barca di 99 metri, evoluzione dello storico Maltese Falcon che ha fatto la storia, e l’innovazione, del marchio nel mondo.

Lo scafo non sarà più blu

L’estetica classica e elegante di Perini Navi è stata reinterpretata in chiave moderna – hanno spiegato i progettisti – con attenzione alla sostenibilità ambientale declinata nei pannelli fotovoltaici e nelle batterie che alimenteranno le navi quando il vento non sarà sufficiente. Lo scafo non sarà necessariamente blu, il colore-simbolo di Perini, ma sarà lasciato alla scelta dell’armatore, mentre un corrimano in pelle blu sarà il nuovo fil rouge degli interni e degli esterni.

Entro il 2025 saranno costruite quattro nuove barche

Costantino ha annunciato di aver già concluso la vendita di quattro yacht Perini, la cui costruzione (entro il 2025) si aggiungerà al completamento della barca di Larry Allison, presidente esecutivo di Oracle, che proviene dal pacchetto del fallimento. Entro l’anno, inoltre, l’imprenditore prevede di vendere altre due Perini.

Il cantiere di Viareggio resta in attività per gli yacht fino a 55 metri

“Già oggi il marchio dà il 12% del nostro fatturato”, ha spiegato Costantino confermando la produzione nel cantiere di Viareggio, storica sede di Perini, per le barche fino a 55 metri (a causa degli ostacoli strutturali), e l’utilizzo del quartier generale di Marina di Carrara per quelle di dimensioni maggiori. Sul fronte dell’occupazione, Costantino ha ricordato l’assunzione di 65 persone a supporto del progetto Perini, che si aggiungono alle 63 provenienti dal fallimento che sono state reimpiegate nel gruppo: “Gli accordi legati all’acquisizione prevedevano 35 assunzioni in tre anni, siamo ben oltre in un solo anno”.

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Silvia Pieraccini

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