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Impresa

07 marzo 2022

Ortofrutticola del Mugello, accordo sul piano di Italcanditi

Confermati i posti di lavoro, tre nuove linee produttive col gruppo De Feo. Ma niente più marron glacé a Marradi.

Azienda, sindacati e istituzioni hanno raggiunto l’accordo per l’Ortofrutticola del Mugello: l’ultima proposta avanzata da Italcanditi è stata accettata. Ciò vuol dire che la fabbrica non chiuderà, come inizialmente deciso a dicembre. Ma il trasferimento della produzione di marron glacé a Pedrengo (Bergamo), com’era nei piani originari di Italcanditi, è confermato: a Marradi non se ne produrranno più. Le nuove linee produttive che saranno installate saranno dedicate ad altre lavorazioni, partendo dalla stessa materia prima.

Non solo: la stessa Italcanditi, società del gruppo InvestIndustrial, dismetterà il ramo d’azienda che comprende lo stabilimento mugellese. L’acquirente è il gruppo De Feo, da cui aveva rilevato la fabbrica nel 2020, e che è tornato in scena lo scorso mese di gennaio, come partner in un accordo commerciale quinquennale con Italcanditi. Il tavolo regionale di crisi, nei fatti, ha discusso e approfondito solo questa proposta. L’ipotesi legata al nome dell’amministratore delegato di Prada Patrizio Bertelli, avanzata in alcuni retroscena che lo volevano interessato a proseguire la produzione di marron glacé, non è mai diventata concreta.

Tre nuove linee di produzione a Marradi

Il piano industriale proposto, secondo quanto ha prospettato Italcanditi nelle scorse settimane, permetterà all’impianto di Marradi di passare da un quantitativo di marroni e castagne lavorati di 270 tonnellate all’anno (monoprodotto) a oltre 500 tonnellate (tre prodotti) con l’obiettivo di raggiungere le 700 tonnellate nel 2026. La riconversione, sostiene l’azienda, avverrà attraverso un investimento da parte del gruppo De Feo (e con il contributo di Italcanditi) di oltre 1 milione di euro per l’acquisto di nuovi macchinari e la manutenzione straordinaria della fabbrica.

Dal canto loro, sindacati e istituzioni locali possono vantare due risultati positivi. Innanzitutto, lo stabilimento di Marradi ospiterà tre nuove linee produttive basate sul marrone, sebbene con produzioni a minor valore aggiunto rispetto al marron glacé. In primo luogo – prevede il piano – la cottura e canditura di marroni ai fini della produzione di marroni allo sciroppo in latte da 6 kg, da vendere a laboratori e pasticcerie per la realizzazione di marron glacé artigianali di alta gamma: Italcanditi si impegnerà con un accordo quinquennale di fornitura ad acquistare un quantitativo minimo di marroni. Poi, il confezionamento in retinato di castagne e marroni freschi, e la produzione di marroncini pelati cotti e confezionati in buste.

Posti di lavoro confermati, anche gli stagionali (per due anni)

In secondo luogo, l’accordo contiene l’obbligo per il nuovo proprietario di confermare, tramite passaggio diretto, tutti i 7 lavoratori a tempo indeterminato, e di assumere lo stesso numero di stagionali – 64, in larga parte donne – del 2021, con contratti di pari durata. Dove non si ha riuscisse a rispettare la durata dei contratti, sia nel 2022 che nel 2023, il gruppo De Feo si obbliga a corrispondere una erogazione una tantum pari alla differenza tra il salario percepito nel 2021 e quello inferiore percepito nell’anno di riferimento. Questo elemento, evidentemente, ha convinto l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori, che hanno approvato l’accordo col 95% di consensi.

Quello per giungere a un accordo, nella vertenza Ortofrutticola del Mugello, “è stato un confronto duro e complesso, ma alla fine abbiamo scongiurato il peggio”, ha commentato Valerio Fabiani, delegato del governatore Eugenio Giani per il lavoro. Fabiani ha offerto la disponibilità della Regione Toscana a mantenere attivo il tavolo per condividere e monitorare le scelte future, e a valutare l’attivazione di un accordo di programma a supporto del piano industriale.

“Lavoreremo di concerto con Città Metropolitana e Regione – sostiene il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti – affinché questa vicenda si possa trasformare in un’opportunità concreta per Marradi, con l’obiettivo di creare un distretto del marrone sul nostro territorio, a partire dalla produzione di marron glacè che certamente potrebbe rappresentare un elemento distintivo della nostra comunità”.

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