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Scuola

07 marzo 2022

Accelera la formazione tecnica, in Toscana nuovi Its

Prodigi (digitale) e Ate (edilizia) si aggiungono alle 7 fondazioni esistenti: corsi al via per l’anno formativo 2022-23.

Leonardo Testai

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Le imprese scommettono sugli istituti tecnici superiori (Its) per la formazione delle figure professionali che rispondono alla domanda di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche. Negli ultimi tre mesi hanno visto la luce due nuovi Its in Toscana: Prodigi, che presidia l’area delle tecnologie informatiche considerata strategica in questa fase di transizione digitale, e Ate (Accademia Tecnologica Edilizia), con sede rispettivamente a Empoli e Livorno, nata per le nuove competenze tecniche e tecnologiche richieste dai cambiamenti dei processi e dei prodotti legati all’ecosostenibilità delle abitazioni.

Le due nuove iniziative, operative dall’anno formativo 2022-23, si aggiungono alle sette scuole post-diploma, gestite da Fondazioni pubblico-private, già operanti in Toscana, che per l’anno formativo 2021-22 hanno previsto 500 studenti – 50 in più rispetto all’anno precedente – distribuiti in 20 corsi. Dalla moda (con la Mita Academy di Scandicci) all’energia (Its Energia e Ambiente), dalla meccanica (Its Prime) al turismo (Fondazione Tab), dalla nautica (l’Isyl di Viareggio) alle scienze della vita (Fondazione Vita), fino all’agroalimentare (Its Eat). Attività finanziate con 3,37 milioni di euro (da fonte Ue, statale e regionale): circa il 10% in più in un anno, ma ancora sotto i 4,3 milioni dell’ultimo anno formativo prepandemico, il 2019-20.

Al lavoro in un anno dal diploma? E’ così per l’83% degli studenti

L’indirizzo del Governo va oggi nella direzione di un potenziamento degli Its, grazie a una riforma (in fase di gestazione) per ampliarne il raggio d’azione, e un sostegno finanziario di oltre 1 miliardo di euro in 5 anni, dei quali 68 milioni per il 2021 e 48 dal 2022 in poi. E i dati sull’occupabilità dei diplomati negli istituti tecnici superiori possono certo far riflettere i giovani (e le loro famiglie). Secondo il monitoraggio Indire 2020, l’83% dei diplomati Its ha un lavoro a un anno dal diploma, e nel 92% dei casi un’occupazione coerente con i percorsi di studio seguiti. Come per tutti gli Its, al termine dei percorsi formativi il ministero dell’Istruzione rilascia il diploma di tecnico superiore, equivalente al quinto livello europeo (Eqf).

Il mondo imprenditoriale conta sugli Its, come secondo pilastro della formazione post-diploma, per mitigare il mismatch fra domanda e offerta di lavoro che oggi complica il lavoro di individuazione delle figure professionali necessarie. I dati Excelsior di Unioncamere rivelano, ad esempio, che a Pisa i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione risultano difficili da reperire nel 70% dei casi da parte delle imprese, in un contesto nel quale il gap fra domanda e offerta di lavoro vede un 40% delle assunzioni previste come difficili da attuare. Parla dunque di “cronica difficoltà nel reperire sul mercato del lavoro le professionalità ricercate anche nei settori che stanno ripartendo” il presidente della Camera di commercio, Valter Tamburini.

L’industria toscana ha bisogno di tecnici specializzati

L’indice della difficoltà di reperimento per i tecnici specializzati sale addirittura al 98,42% per le Pmi manifatturiere delle province di Prato e Pistoia, secondo una recente indagine di Cna Toscana Centro. “I diplomati Its a oggi non sono sufficienti – sostiene Claudio Bettazzi, presidente dell’associazione – a soddisfare tutte le esigenze delle imprese. Servono Its sempre più immersi nei sistemi locali e nei distretti e orientati in particolar modo al sistema e alle esigenze delle Pmi diffuse in Toscana. Per questo Cna sta contribuendo, assieme a numerose aziende associate all’attività degli Its, in particolare sulla meccanica”.

La formazione professionale “classica”, infatti, non basta più per tenere il passo con le esigenze produttive dell’industria regionale, soprattutto nei settori dove la Toscana vanta eccellenze riconosciute. “Sul nostro territorio opera con soddisfazione l’Istituto Tecnico Galilei Artiglio, da anni specializzato nella formazione di professionalità della nautica mercantile – ha affermato Alessandro Meciani, assessore allo sviluppo economico e marketing territoriale del Comune di Viareggio, inaugurando recentemente la nuova sede di Isyl -, ma mancava un centro di formazione specifico per le professioni richieste a bordo degli yachts del quale a Viareggio si sentiva grande necessità”.

Il 70% degli studenti di Isyl, giunti al termine del percorso che forma figure professionali nel settore della nautica da diporto, hanno trovato impiego in aziende del comparto e a bordo di yacht e superyacht. “Questo progetto – sostiene Meciani – contribuisce a unire il mondo della formazione a quello del lavoro e il nostro impegno proseguirà con l’obiettivo di agevolare l’incontro tra soggetti che hanno competenza in materia di occupazione, reclutamento personale e rapporti con le imprese, al fine di migliorare il rapporto tra scuole e settore nautico, offrendo nuove opportunità per acquisire le competenze e le professionalità specifiche richieste dal mercato”.

Prodigi e Ate, tanti attori per i nuovi Its della Toscana

Per quanto riguarda i nuovi Its della Toscana, la fondazione che gestirà Prodigi è costituita da una trentina di soggetti, da alcune scuole superiori toscane alle tre Università della regione, dalle associazioni confindustriali alle singole imprese (fra cui Abb, Seco, Timenet, Zucchetti Centro Sistemi, e Sesa che esprime la presidente Paola Castellacci). Il 30% dei corsi si terrà in azienda e almeno il 50% dei docenti arriverà dal mondo del lavoro. La sede principale dell’Its sarà a Empoli, ma ci saranno sedi anche a Pisa e ad Arezzo.

Capofila di Ate è l’Istituto di istruzione superiore Buontalenti-Cappellini-Orlando di Livorno che coprogetterà percorsi Its con l’Istituto Salvemini-Duca D’Aosta di Firenze e altri 27 soci fondatori tra cui 10 imprese, 10 agenzie per la formazione specializzate in ambito edile, un’agenzia per il lavoro, Ance Toscana e Formedil Toscana, le Università di Firenze e di Pisa, i comuni di Livorno e Signa. Il nuovo Its formerà tecnici superiori per l’innovazione e la qualità delle abitazioni, e di tecnici superiori di processo, prodotto, comunicazione e marketing per il settore arredamento.

Occupabilità oltre il 90% per i diplomati di Mita

La speranza è che i nuovi Its in Toscana possano ripetere, e possibilmente ampliare in termini numerici, i buoni risultati già raggiunti dagli altri istituti. E’ il caso dei corsi biennali post diploma di Mita Academy per l’alta formazione per il settore moda del made in Italy, che stanno raggiungendo tassi di occupabilità dei propri diplomati oltre il 90%. Anche l’Indire ha riconosciuto la qualità dei percorsi Its dedicati ad accessori metallici e complementi, e abbigliamento e accessori di pelle, che si sono piazzati rispettivamente al secondo e terzo posto nella classifica per aree tecnologica (settore Nuove tecnologie per il made in Italy), e nella top 30 generale nel rapporto 2021 elaborato dall’Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa.

Autore:

Leonardo Testai

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