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Impresa

25 settembre 2023

La tenuta del Borro supera 22 milioni di ricavi e investe ancora

Entro l’anno aprirà il polo logistico di Arezzo. Al via cinque nuove suite e un tunnel per ampliare la cantina. I progetti green.

Silvia Pieraccini

Vittoria, Ferruccio e Salvatore Ferragamo

A 30 anni dall’acquisto della tenuta, Ferruccio Ferragamo continua a investire al Borro, 1.100 ettari nel Valdarno aretino, diventato uno dei più prestigiosi hotel-diffusi della campagna toscana (affiliato Relais & Chateaux) con 200 posti letto distribuiti tra suite e ville, quattro ristoranti, spa, piscine, galleria d’arte, maneggio, pollaio, ovile, caseificio, orto, frantoio e 85 ettari di vigneti. L’ultimo nato è ‘Nitrito’, un vino 100% Cabernet Sauvignon coltivato su un terreno arato dai cavalli, secondo una tecnica millenaria. Ferruccio Ferragamo è tornato a vivere al Borro nel 2021, dopo aver lasciato la presidenza della maison di moda della famiglia.

In arrivo il polo logistico di Arezzo

I nuovi tasselli sono tre: il polo logistico di Arezzo, che aprirà entro l’anno (i lavori per ristrutturare l’immobile comprato all’asta sono in corso, l’investimento è circa due milioni) e accoglierà i prodotti finiti confezionati della tenuta, dal vino all’olio al miele; cinque nuove suite che saranno realizzate vicino alla villa storica; un tunnel che permetterà di allargare la cantina per fare una zona degustazione, meeting e ospitalità.

Da tre a 230 dipendenti in 30 anni

“Quando ho comprato la tenuta, nel 1993, c’erano tre dipendenti – ha spiegato Ferruccio Ferragamo, che guida Il Borro con i figli Salvatore e Vittoria, in occasione della Festa della Vendemmia – oggi sono 230 con un’età media di 36 anni. E’ anche per dare continuità al loro lavoro che quest’anno chiuderemo l’albergo solo due mesi, dall’8 gennaio all’inizio di marzo, con l’idea di andare verso l’apertura tutto l’anno. Nel mese di novembre abbiamo già tre eventi e vogliamo essere attrattivi anche d’inverno”.

Undici milioni di ricavi arrivano dall’ospitalità

Intanto Il Borro ha pubblicato il bilancio di sostenibilità 2022, il terzo della sua storia. I ricavi hanno superato i 22 milioni (+78% sul 2021), di cui 11 milioni dall’attività alberghiera e cinque milioni dalla ristorazione. La tenuta ha eliminato la plastica, inserito illuminazione a led a basso consumo in tutte le suite, ampliato i pannelli fotovoltaici per la produzione di energia, sviluppato sistemi di recupero di acqua piovana per l’irrigazione agricola. Nei mesi scorsi Il Borro ha aderito al Global Compact delle Nazioni Unite, un gruppo di aziende leader a livello globale impegnate nello sviluppo e divulgazione di pratiche aziendali responsabili per creare un mondo migliore.

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Silvia Pieraccini

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