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Formazione

05 maggio 2022

La ricerca del personale è difficile nel terziario toscano

Secondo una ricerca presentata da Confcommercio mancano candidati con le competenze richieste.

In Toscana il 35% delle imprese del terziario ha avviato azioni per la ricerca di personale già nella seconda metà del 2021, ma due imprese su tre hanno incontrato serie difficoltà nel reperire le persone giuste. E’ quanto emerge da un’indagine commissionata da Confcommercio Toscana a Format Research, presentata oggi a Firenze nell’ambito di un convegno su lavoro e formazione organizzato all’Innovation Center dell’ex Granaio dell’Abbondanza, che ha radunato istituzioni, imprenditori del terziario e sindacati.

Riflessi negativi sulla competitività delle imprese

I motivi della difficoltà di reperimento delle figure professionali cercate, secondo l’indagine, stanno nel limitato numero di candidati con le competenze cercate (61%), o nei pochi interessati alle mansioni offerte (47%), mentre il 38% sostiene che la retribuzione sia stata ritenuta insufficiente dai candidati, e il 36% che gli orari siano stati giudicati pesanti. Le imprese del terziario in difficoltà nella ricerca di personale sono soprattutto quelle della ristorazione (78%), della ricettività (70%), e dei servizi alla persona (69%).

Le difficoltà nella ricerca di personale hanno un impatto diretto sul livello di competitività delle imprese per il 70% degli operatori intervistati, che tra le attitudini più ricercate nei candidati mettono lo spirito di adattamento e la flessibilità (competenze fondamentali per più di 9 imprenditori su 10), seguite dalla capacità di lavorare in gruppo e di trovare soluzioni ai problemi.

“Se da un lato crescono le fila dei disoccupati, o peggio di chi un lavoro non lo cerca più – osserva il direttore di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni, dall’altro le imprese rallentano i progetti di sviluppo perché non trovano personale. E questo provoca una mancata crescita del benessere per famiglie e aziende, diminuisce la fiducia nel futuro e apre un vulnus, una ferita profonda, nella nostra società”.

Formazione del personale? Per i “piccoli” è costosa

Meno di un terzo delle imprese del terziario della Toscana dichiara di aver attivato nel 2021 un qualche genere di formazione per il personale, al di là di quella obbligatoria. Nel 2021, le imprese che più di altre hanno avviato attività di formazione sono quelle con oltre 49 addetti. Il dato è più basso per le imprese con massimo cinque addetti. Tra le imprese che hanno avviato attività di formazione, una su tre ha puntato sullo sviluppo delle abilità personali dei collaboratori e circa una su quattro sulle lingue straniere.

Il 43% delle imprese che svolgono attività di formazione dichiara di farlo per incrementare le competenze dei propri collaboratori, e il 30% per migliorare la qualità dei prodotti/servizi erogati. Il 70% delle imprese del terziario considera l’attività di formazione un efficace aiuto per l’aggiornamento del personale. Tuttavia, è alta la quota di coloro che ritengono troppo oneroso il costo per avviarla.

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