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Territorio

21 giugno 2023

“Il Biotecnopolo di Siena non deve fare solo ricerca sui vaccini”

Diesse, Kw, Philogen e Vismederi rivendicano l’allargamento dell’attività della Fondazione, finanziata con 337 milioni dal Governo Draghi.

Silvia Pieraccini

Arriva da quattro aziende biotech senesi tra le più conosciute – Diesse, Kw, Philogen e Vismederi, che insieme impiegano più di 600 persone – il semaforo rosso nei confronti del Biotecnopolo di Siena, il progetto promosso dal Governo Draghi col supporto della fondazione senese Toscana Life Sciences (Tls) per fare ricerca in campo biotecnologico. Il Biotecnopolo – finanziato con 337 milioni di euro fino al 2026 – è nato come centro di ricerca e produzioni-pilota sui vaccini, sugli anticorpi monoclonali, sulla resistenza agli antimicrobici, e finora è sempre stato identificato come hub anti-pandemico.

Farmaceutica, diagnostica e formazione per sconfiggere le malattie

Ma ora le quattro aziende che operano nel territorio senese rivendicano un allargamento dell’attività, pur dichiarandosi “felici dell’imminente avvio delle attività operative della Fondazione Biotecnopolo”: gli obiettivi del Biotecnopolo – affermano in un comunicato congiunto – non possono limitare alla sola ricerca nel campo dei vaccini, ma devono estendersi ad altre aree come la farmaceutica, la diagnostica e la formazione “in modo più ampio di quanto originariamente previsto”. E questo perché anche queste aree sono “essenziali nella lotta alle malattie (di natura infettiva e non)”.

In sostanza Diesse-Diagnostica Senese, Kw, Philogen e Vismederi sostengono che “la ricerca biomedica applicata di qualità, che ambisce a fornire un beneficio tangibile per la salute dei pazienti, non può prescindere dalla collaborazione con l’industria”, e che solo da questo rapporto virtuoso potranno nascere indotto e occupazione.

Appello alla sindaca di Siena e censimento delle competenze

Le imprese del territorio auspicano che i nuovi amministratori (la nuova sindaca di Siena è Nicoletta Fabio, centrodestra) marchino una discontinuità rispetto alle linee programmatiche e organizzative del Biotecnopolo indicate dal precedente Governo e annunciano di aver dato mandato a una società di consulenza di censire competenze, risorse e infrastrutture dell’industria del territorio senese per “evitare costose duplicazioni”. Non vogliamo solo stare a guardare l’attività del Biotecnopolo, dicono insomma le quattro aziende, ma vogliamo partecipare anche noi per migliorare la salute.

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Silvia Pieraccini

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