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Impresa

15 novembre 2023

Green LG Energy lavora a produrre BioGpl

La società italiana di cui fa parte l’azienda fiorentina Beyfin è stata protagonista della LPG Week nella Capitale.

Don Stevenson, Vice President - Carbon Management & Conversion, GTI EnergY-BioEnergy insieme a Francesco Franchi, ad di Green LG Energy

Produrre Gpl green al 100%. E’ questo l’obiettivo dell’italiana Green LG Energy che lavora per rendere disponibile sul mercato BioGpl (rLPG) in grandi quantità e rispondere alle esigenze energetiche per mobilità, riscaldamento, industria e agricoltura, attualmente servite dal Gpl. Al centro di questa attività di ricerca c’è la tecnologia Cool LPG di GTI Energy – Gas Technology Institute di Chicago, partner tecnologico del progetto – per produrre BioGpl (rLPG) da un’ampia varietà di rifiuti urbani o scarti agricoli, in primis.   

“Il BioGpl è la risposta flessibile alla decarbonizzazione”

“In Italia e nel contesto internazionale il BioGpl (rLPG) è la risposta flessibile – e non transitoria – alla necessità di decarbonizzazione mondiale in tutti i settori e territori differenti, senza richiedere investimenti infrastrutturali” ha spiegato Francesco Franchi presidente e ad di Green LG Energy srl; la joint venture che porta avanti da luglio 2022 la ricerca internazionale per incrementare la produzione di BioGpl (rLPG) da bioraffinazione tramite upgrading del biogas, direttamente o a seguito della digestione anaerobica di biomassa o rifiuti.  

Incontro strategico a Roma alla LPG Week

Della ricerca internazionale e del passaggio del Gpl al BioGpl (rLPG) si è parlato a Roma all’LPG Week nell’ambito dell’incontro dal titolo ‘Liquid Gas Supporting Decarbonisation’. 

Il Biogpl avrà un impatto emissivo sostanzialmente neutro sulla catena del valore complessiva. Le emissioni derivanti dalla combustione saranno compensate dalla riduzione delle stesse nella fase di produzione che potrà avvalersi di diverse tipologie di feedstock (materia prima), derivanti da scarti organici (FORSU o di matrice agricola). L’intero processo sarà alimentato in modo esclusivo da frazione organica non in competizione con la filiera agricola. Sul fronte delle infrastrutture e della distribuzione il BioGpl (rLPG) non necessiterà di investimenti in quanto compatibile con quelli esistenti: la rete capillare in ogni regione italiana, le stazioni di servizio multicarburante e il servizio di logistica, sono già capaci di garantire la copertura nazionale per il rifornimento dell’energia in tutti i settori di riferimento. 

Progetto pilota per il primo impianto industriale

“In questa fase con GTI Energy stiamo individuando il progetto pilota che ci permetterà di procedere poi ad un primo impianto industriale per produrre BioGpl (rLPG) con un processo sostenibile da un punto di vista economico. Le valutazioni riguardano anche la scelta del feedstock più adatto alle nostre esigenze produttive”, ha sottolineato Franchi. “Sostenibile economicamente anche per gli utenti automobilisti che, con un investimento di 1.500 euro, potrebbero installare sull’auto un impianto a Gpl. Per questo ci uniamo alla richiesta, di un incentivo di circa 500 euro, rivolta al Governo da Assogasliquidi-Federchimica per alleggerire l’investimento degli automobilisti ed allungare la vita ai modelli Euro 4, 5 e 6, così da renderli più sostenibili dal punto di vista ambientale”. 

Anche toscana l’esperienza Green LG Energy

A fondare la Green LG Energy srl sono i distributori più importanti del settore del Gpl in Italia (AGN Energia SpA, Gruppo Beyfin SpA, Gruppo Socogas e Veroniki Holding/ButanGas e Ultragas CM SpA) oltre al Gruppo Cavagna, azienda leader a livello mondiale di soluzioni integrate per stoccaggio, controllo e misura di gas compressi in diversi settori tra cui quello dell’energia. Green LG Energy srl collabora a livello internazionale con la società BioLPG LLC, l’azienda Friedrich Scharr KG di Stoccarda e il Consorzio USA/CANADA rLPG North America. 

“Confidiamo – spiega Beatrice Niccolai, ad del Gruppo Beyfin SpA – che l’evento internazionale ospitato in questi giorni a Roma richiami l’attenzione delle istituzioni europee sul tema dei biocarburanti. Se adottiamo un approccio concreto in merito alla transizione energetica ci rendiamo conto facilmente che solo l’elettrico non può essere la risposta per il settore della mobilità. Per portare avanti il processo di decarbonizzazione è necessario aprirsi in modo convinto ai biocarburanti ed in particolare al BioGpl. Come aziende del settore per continuare ad investire sullo suo sviluppo, abbiamo bisogno di certezze. In Italia due bioraffinerie già producono BioGpl, ma per portarlo sul mercato in grande quantità, e quindi abbattere il costo con economie di scala, vogliamo essere sicuri che in Europa si possa percorrere definitivamente la strada dei biocarburanti. La filiera di distribuzione e la logistica già esistono e il passaggio da Gpl a Biogpl potrà essere automatico. Beyfin, ad esempio, azienda nata in Toscana alla fine degli anni Cinquanta, dispone di una rete capillare in tutto il Centro e Nord Italia. La nostra azienda  – insieme ad altri partner italiani – ha fondato la joint venture Green lg Energy (GLGE) per traguardare l’obiettivo di rendere disponibile sul mercato questo vettore completamente green”. (red)

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