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07 luglio 2022

Gioielli in pegno, il business cresce (anche) in Toscana

ProntoPegno, società leader in Italia (ha comprato anche il Monte dei Pegni dell’ex Carifirenze), allarga la sfera d’azione.

Sembrava uno strumento superato dalla storia a favore di altre forme di finanziamento, e invece il pegno di gioielli, orologi, diamanti sta riconquistando spazio in Italia e anche in Toscana, complice la fase di difficoltà economica che tocca molte famiglie e le necessità di liquidità che emergono all’improvviso.

Lo dimostrano i dati di ProntoPegno, società del gruppo quotato Banca Sistema, leader nel credito su pegno in Italia (negli ultimi anni ha acquistato il ramo d’azienda credito su pegno del gruppo Intesa Sanpaolo – tra cui il Monte dei Pegni dell’ex Cassa di risparmio di Firenze – le attività sul pegno di Credit Agricole e di Cassa di risparmio Asti e portafogli di storici operatori a Roma e Napoli) che conta 13 filiali, più di 30mila clienti e 55mila polizze emesse (rilasciate a fronte del pegno, con la data del riscatto e gli interessi da pagare).

In Toscana i clienti sono 3.500

Nel 2021 gli impieghi di ProntoPegno a livello nazionale sono cresciuti del 16% rispetto all’anno precedente, toccando i 90 milioni di euro. E stanno continuando a correre anche nel 2022. Nel primo trimestre la crescita segna +16% a livello nazionale (rispetto allo stesso periodo 2021) e +9,5% in Toscana, dove ProntoPegno conta una filiale a Firenze e una a Pisa per un totale di 3.500 clienti. Sempre nei primi tre mesi dell’anno, in Toscana, le polizze emesse da ProntoPegno sono cresciute del 7% e i clienti del 2%. Il trend di crescita regionale ha accelerato nel secondo trimestre, tanto che la prima metà dell’anno si è appena chiusa con impieghi a +12%.

“Il pegno si conferma un valido strumento di sostegno alla liquidità delle famiglie italiane – afferma ProntoPegno – non utilizzato solo dalle persone in difficoltà economica ma da coloro che vogliono ottenere un finanziamento semplice in pochi minuti”. Il tasso di riscatto è del 98% e dunque solo il 2% dei beni dati in pegno viene poi venduto all’asta. Tra i clienti toscani ci sono dipendenti pubblici e privati, disoccupati, liberi professionisti, imprenditori, pensionati e anche famiglie nobili che posseggono preziosi antichi. Il 40% dei clienti appartiene alla fascia 30-40 anni, la più incline a utilizzare i servizi attraverso la app: quasi la metà dei rinnovi delle polizze di pegno delle filiali toscane viene effettuata online.

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