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Impresa

19 giugno 2023

Galeotti Piume compie 60 anni e crea un filato innovativo (e un altro stabilimento)

L’azienda familiare cresciuta in Mugello (4,5 milioni di fatturato) dà vita a una startup che si prepara a espandersi.

Sessant’anni a lavorare le piume animali, scarto dell’industria alimentare, hanno fatto di Galeotti Piume, azienda familiare con base a Firenzuola (Firenze), in Mugello, uno dei nomi di riferimento dei marchi internazionali per abbellire (e creare) abiti, cappelli, scarpe e borse. Il compleanno, che è stato festeggiato nei giorni scorsi dall’azienda insieme con i dipendenti (23 quelli diretti più i lavoranti a domicilio), è stata l’occasione per delineare i nuovi traguardi, ricordando quel 1963 quando il padre di Guido Galeotti avviò l’avventura grazie a un signore americano arrivato in Italia con l’idea di lavorare le piume e con un telaio rudimentale da posizionare sotto la macchina per cucire. Alla fine degli anni Ottanta Guido s’ingegnò a trovare sistemi alternativi per mettere insieme le piume, dapprima meccanici e poi elettronici, fino ai macchinari attuali, che sono tutti “fatti in casa” e custoditi gelosamente per non essere copiati.

La concorrenza cinese ha spinto all’innovazione

“Negli anni Ottanta vedevo che dalla Cina cominciavano ad arrivare prodotti che costavano un terzo o un quarto dei nostri – spiega Guido Galeotti – e così cominciai a pensare a un sistema più ‘industriale’ per inserire le piume nei capi di alta moda e nel pret-a-porter, il segmento che dà i volumi maggiori e sul quale ci siamo concentrati”. Oggi Galeotti Piume lavora per tutti i grandi marchi francesi, inglesi, americani e italiani, e quest’anno crescerà ancora dopo i 4,5 milioni di fatturato realizzato nel 2022: “Non esiste un materiale che abbia le caratteristiche di leggerezza della piuma – aggiunge Galeotti – e questo fa sì che non passi mai di moda. Lavoriamo piume che arrivano da tutto il mondo, soprattutto struzzo e marabù di tacchino, ma anche oca, anatra, fagiano e faraona, tutti animali allevati per scopo alimentare”.

Creata una startup che ha brevettato il filato di piume

La conoscenza acquisita in tanti anni di lavorazione delle piume ha spinto Guido e i figli Marcus e Mattia a provare a realizzare un filato di piume: l’idea, nata durante la pandemia grazie a un vecchio telaio conservato in azienda, si è evoluta con l’acquisto di un nuovo telaio e il brevetto del processo produttivo. E’ nata così una startup, Second life feathers, che produce filato di piume (due marchi internazionali sono già clienti) e anche capi realizzati con questo filato innovativo e venduti online, e che ha già progettato l’espansione. Sorgerà un nuovo capannone di 1.000 metri quadrati, che accoglierà nuovi telai e un magazzino della Galeotti Piume e, in prospettiva, nuovi dipendenti. Il filato di piume, effervescente e simile a una nuvola, ha le potenzialità per conquistare il mercato.

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