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Industria

20 luglio 2023

Fimer, ritorna in pista Greybull Capital (ma la partita non è chiusa)

Il fondo annuncia un nuovo accordo con gli azionisti dell’azienda (in concordato) di inverter fotovoltaici. Udienza il 21 agosto.

Silvia Pieraccini

Un operaio Fimer al lavoro per installare inverter fotovoltaici

Sì, no, forse, chissà. Il futuro di Fimer – l’azienda della famiglia Carzaniga con base a Vimercate (Monza e Brianza) e uno stabilimento da 280 addetti nel Valdarno aretino, a Terranuova Bracciolini, che produce inverter fotovoltaici, finita in crisi finanziaria e in concordato – sembra delinearsi di nuovo, dopo mesi di dissidi tra gli azionisti e il consiglio di amministrazione, proposte d’acquisto presentate da gruppi diversi, passaggio di consegne dal Tribunale di Arezzo a quello di Milano.

Il nuovo annuncio per rilevare il 100% dell’azienda

Ora è arrivato l’annuncio a sorpresa del fondo Greybull Capital, titolare della McLaren Applied Technologies, che già nei mesi scorsi si è detto disponibile a iniettare fino a 50 milioni nell’azienda, firmato dal managing partner Marc Meyohas: “Gli azionisti di Fimer e McLaren Applied/Greybull Capital hanno raggiunto un accordo vincolante ed esclusivo per il salvataggio di Fimer. L’accordo consentirà a MA Solar Italy Limited, società controllata da McLaren Applied e Greybull, di rilevare il 100% di Fimer al termine del processo di concordato. I termini dell’accordo prevedono un investimento di 50 milioni di euro, dei quali 10 milioni saranno immediatamente disponibili. Per effetto dell’accordo, McLaren Applied e Greybull assumeranno il controllo immediato del consiglio di amministrazione di Fimer”.

Ma c’è una condizione

C’è però una condizione che Greybull Capital indica per poter procedere con l’offerta, e cioè che l’attuale consiglio di amministrazione di Fimer approvi tempestivamente “alcune delibere” e rassegni le dimissioni (un consigliere, Luca Bertazzini, lo ha già fatto, gli altri due, Giovanni Varriale e Pierre Brochet no). Afferma Greybull Capital: “L’accordo con gli azionisti rappresenta un importante passo avanti. Disponiamo di un piano industriale chiaro e pienamente finanziato che consentirà a Fimer di guardare al futuro. Ora è importante che i due amministratori rimasti in carica agiscano nel solo interesse di Fimer, dei suoi creditori e dei lavoratori che da mesi stanno affrontando le difficoltà di questa crisi aziendale. Ora è necessario investire e avviare l’importante lavoro di ricostruzione di Fimer”.

I sindacati restano preoccupati per il futuro dell’azienda

Intanto i sindacati esprimono preoccupazione per questo lungo tira-e-molla, e timori per la “morte” di Fimer e per il destino di “300 famiglie”, e chiedono al ministero di convocare un tavolo per capire la situazione e alle ististuzioni toscane “di svegliarsi”. Insomma: l’annuncio della soluzione non è ancora una soluzione. L’udienza fissata al Tribunale di Milano per il 21 agosto prossimo (nella quale la proprietà aveva affermato di voler portare un nuovo accordo col fondo Clementy Group) forse chiarirà davvero a chi passerà l’azienda che, producendo inverter fotovoltaici, opera in un settore chiave nell’ottica della transizione energetica.

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Silvia Pieraccini

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