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Finanza

11 agosto 2023

Fidi Toscana, obiettivo inizio 2024 per il nuovo socio di maggioranza

Secondo la Fisac-Cgil è vicina la definizione dell’accordo di co-vendita, dopo il quale partiranno gli inviti agli interessati.

Leonardo Testai

Dopo una fase di stallo – non la prima, nell’intricata vicenda – sembra ormai prossimo uno snodo fondamentale nel percorso di ripartenza di Fidi Toscana con un nuovo socio privato. Secondo indiscrezioni raccolte dalla Fisac-Cgil Toscana, la Regione sta trovando la quadra sull’accordo di co-vendita con le banche azioniste (Banca Mps 27,5%, Banca Intesa 11%, Bnl 4%, Banco Bpm 1,8%, Credit Agricole 1,7%, Federazione toscana Bcc 1,5%, Banca Carige 1%). La Regione aggiungerebbe poi una propria quota di azioni di Fidi Toscana, per portare in dote al nuovo socio una quota superiore al 60%.

Dopo l’accordo partiranno gli inviti ai potenziali soci

Il ritardo con cui si sta arrivando alla definizione dell’accordo di co-vendita naturalmente inciderà sui tempi della procedura, che doveva essere avviata già prima dell’estate, e che – secondo la Fisac-Cgil – non si avvierà prima di settembre. D’altro canto già nel Defr 2024 approvato recentemente dal Consiglio regionale si prendeva atto dello slittamento dei tempi: il termine previsto per la cessione del pacchetto di controllo veniva dunque spostato al 31 ottobre di quest’anno per “consentire il completamento del confronto” con le banche socie. “Tale confronto – affermava la Regione -, per il quale sono necessari tempi più lunghi del previsto, verte essenzialmente sul valore da porre a base d’asta nonché su alcuni punti della bozza di accordo di co-vendita”.

Tuttavia questo termine sarà prorogato un’altra volta, e probabilmente reimpostato verso la metà del 2024. Secondo quanto stabilito nei mesi scorsi, una volta sottoscritto da tutti i soggetti l’atto di co-vendita delle quote, la Regione invierà la lettera di invito formale ai quattro ‘pretendenti’ che avevano risposto al bando regionale emanato per raccogliere manifestazioni di interesse: Finpromoter (Confcommercio), Italia Comfidi (Confesercenti), Artigiancredito, Intek-Kme.

Nel caso in cui i soggetti in gara confermino il proprio interesse a diventare socio, avranno accesso alla data room di Fidi Toscana per acquisire le informazioni necessarie a una valutazione completa, e mettersi in condizione di formalizzare un’offerta vincolante di acquisto. Sommando i tempi per le differenti fasi della procedura, la Regione conta di arrivare per i primi mesi del 2024 a un’assegnazione provvisoria della quota di Fidi Toscana al nuovo socio, e all’assegnazione definitiva nella primavera dello stesso anno.

Sindacato preoccupato: “La Regione si confronti con noi”

La Fisac-Cgil esprime tuttavia preoccupazione per il futuro della finanziaria regionale, e accusa la Regione di sottrarsi al confronto. “Stante la richiesta di incontro da parte delle Rsa di Fidi Toscana, la Regione non ha avviato alcuna interlocuzione con il sindacato”, lamenta la Fisac, secondo cui i 27 lavoratori rimasti in Fidi Toscana “chiedono risposte immediate relativamente al processo di privatizzazione in atto, soprattutto con riferimento alla tutela del proprio posto di lavoro e al mantenimento delle garanzie contrattuali attualmente in essere”. E dunque, “se la Regione persevererà nel non confrontarsi con il sindacato, la Fisac Cgil chiederà ai lavoratori di ‘Fidi’ l’avvio di una fase di mobilitazione”.

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Leonardo Testai

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