Ferrer Vannetti è il nuovo presidente di Confartigianato Imprese Toscana: lo ha eletto per acclamazione l’assemblea della federazione che riunisce le dieci associazioni provinciali che in Toscana aderiscono a Confartigianato Imprese, e che rappresentano oltre 30.000 imprese con più di 100.000 addetti. Vicepresidenti saranno Giovanni Lamioni (vicario), Alessandro Corrieri, Michela Fucile e Serena Vavolo.
Vannetti, imprenditore e manager aretino classe 1965, è presidente di Arezzo Fiere e Congressi, membro della giunta della Camera di commercio di Arezzo-Siena e amministratore unico di Arezzo Sviluppo, è stato presidente di Artigiancassa e di Confartigianato Imprese Arezzo. Attualmente è membro della giunta e tesoriere di Confartigianato nazionale: è stato nominato nel ristretto board di sei dirigenti nazionali che affiancano il presidente nazionale Marco Granelli – quest’ultimo, presente a Firenze per l’elezione del neopresidente regionale.
“Infrastrutture per competere, aiuto per le nuove sfide”
“Oggi Confartigianato Imprese Toscana inizia un percorso nuovo – ha affermato Vannetti -, con una ritrovata unità di impegno ed intenti a fianco dei nostri associati, per costruire nella nostra regione un contesto favorevole allo sviluppo delle imprese, puntando sulla formazione, le competenze, l’innovazione e la sostenibilità. Senza adeguate infrastrutture, senza un tessuto produttivo forte e coeso, non è possibile per le imprese toscane competere su mercati sempre più complessi”.
Mai come in questo momento, sostiene il neopresidente, “c’è bisogno di unità e di coesione tra i territori. A livello regionale possiamo ascoltare le istanze, comprendere le criticità ed individuare le possibili soluzioni e mettere le nostre professionalità a servizio di tutti i territori”. A giudizio di Vannetti “gli artigiani, le piccole imprese e i lavoratori autonomi giocano un ruolo fondamentale nell’economia regionale. Grazie al loro impegno ogni giorno creano valore. Devono essere aiutati ad affrontare le nuove sfide della digitalizzazione, dell’intelligenza artificiale e della sostenibilità attraverso adeguati incentivi, agevolazioni, anche per l’accesso al credito e nuove politiche fiscali”. (lt)