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Territorio

04 luglio 2023

Confindustria Toscana vuole una soluzione per la Port Authority

“Comune di Viareggio e Regione Toscana scelgano un tecnico di alto profilo, non si può ostacolare le aziende”.

Per la nomina a segretario dell’Autorità portuale regionale “chiediamo a Comune di Viareggio e Regione Toscana di concordare una scelta di un tecnico di alto profilo, scelta questa che porrebbe fine alle incertezze” che durano da tempo sulla governance della Port Authority. Confindustria Toscana scende in campo così nella partita che vede da un lato la Regione, che sostiene la nomina di Alessandro Del Dotto, e il Comune di Viareggio, che propone invece Giuseppe Tarzia. Un duello aperto con la nomina da parte della Regione di Alessandro Rosselli a segretario della Port Authority, e la successiva bocciatura da parte del Tar della Toscana, a cui aveva presentato ricorso il Comune.

“Ostacolare l’operatività delle aziende in questo momento è un sacrilegio”, afferma il coordinatore della Commissione Nautica di Confindustria Toscana, Giovanni Costantino. “Le diatribe tra enti non fanno bene a nessuno – sottolinea – in particolare alle imprese, soprattutto ora con un mercato che ha una domanda ancora forte ma che non durerà in eterno”. Dunque, per Costantino, “serve un tecnico condiviso, anche a termine, ma subito”, perché “abbiamo la necessità di avere nei posti ‘chiave’ persone di alto profilo, con grande esperienza alle spalle e alta capacità di indirizzo e controllo delle attività”.

“Le imprese hanno bisogno di spazi in cui operare”

Il nodo, per Confindustria, è rappresentato dall’attività dell’industria nautica. “La Toscana è campione nella produzione di yacht di grandi dimensioni – afferma Costantino, fondatore di The Italian Sea Group – con altissimi standard qualitativi che fanno della manifattura italiana un punto di riferimento mondiale. Accanto alla produzione uno spazio economico fondamentale viene dal refit che dà lavoro a migliaia di addetti, biglietto da visita per gli armatori di tutto il mondo, che trovano nei nostri artigiani capacità, qualità e competenza”.

Le imprese del settore, però, “hanno bisogno di spazi in cui operare – sostiene l’imprenditore -, di infrastrutture per la viabilità adeguate per consentire il transito di mezzi anche pesanti. Le immagini della notte quando i grandi yacht transitano lungo le anguste strade per arrivare ai porti per essere poi terminate in ogni loro parte, sono suggestive, ma le difficoltà e i costi sono altissimi. I porti necessitano di fondali adeguati per ospitare importanti navi, spazi dove poterle ormeggiare, banchine adeguate per poter effettuare lavori di qualità. Comuni, Regioni e Autorità portuali hanno fatto molto negli anni, ma non basta, le imprese devono poter crescere, e l’inspiegabile diatriba politica ormai da troppo tempo causa ritardi e problemi”.

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