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20 giugno 2023

Commercio artigiano, Cna chiede politiche per la tutela

Digitalizzazione, formazione, ma anche una corretta pianificazione urbanistica per consentire lo sviluppo delle attività.

Digitalizzazione, formazione, ma anche politiche pubbliche di governo delle città: è ciò di cui ha bisogno il commercio artigiano secondo Cna Toscana, che ha presentato a Firenze una ricerca sul tema realizzata dall’economista Gaetano Aiello, in un’ottica di tutela e di rilancio del suo sviluppo. La ricerca è stata condotta su un campione di aziende del cosiddetto ‘commercio artigiano’, ossia che tengono assieme attività di commercializzazione rivolte direttamente al consumatore finale con attività di realizzazione di prodotti e servizi artigianali, originali e personalizzati rispetto alle richieste del cliente.

Proprio nei comparti dove è presente il commercio artigiano – come quelli legati ai prodotti alimentari, alla moda, profumeria, gioielleria – si è verificata negli ultimi anni una sensibile riduzione delle attività: in questi ambiti, infatti, le percentuali di riduzione dal 2009 a oggi si collocano tra il 15% ed il 30% secondo la ricerca. L’analisi delle migliori strategie di risposta alla crisi poste in essere dalle imprese mette in evidenza come la sfida da raccogliere sia quella della ‘nuova prossimità’, che si declina su due variabili, ossia l’accessibilità (personale-digitale) e l’esperienza (tradizionale-innovativa).

“Pianificazione urbanistica per i centri storici”

“I consumatori – scrive Aiello – privilegiano la varietà delle possibili combinazioni d’offerta: acquistano un prodotto o un servizio standardizzato guardando alla convenienza di prezzo ed alla possibilità di trovate tutto in uno stesso luogo, fisico o virtuale. Allo stesso tempo privilegiano la possibilità di toccare e vedere fisicamente prodotti artigianali, oltre al fatto di poter svolgere esperienze di acquisto più esperienziali nelle quali spesso offerta digitale ed offerta fisica di beni e servizi si integrano tra di loro. Nascono così i formati della ‘nuova prossimità’, basati sull’accessibilità al consumatore concretizzata sia fisicamente che attraverso tecnologie digitali e su una esperienza d’acquisto unica e particolare, realizzata combinando prodotti e servizi innovativi con altri tipici e profondamente legati alla tradizione locale”.

La digitalizzazione si pone come elemento fondamentale, secondo la ricerca: ma serve anche agire opportunamente sulla pianificazione urbanistica. L’idea, per Aiello, è quella di “elaborare percorsi condivisi per garantire a questi modelli di nuova prossimità di poter trovare o mantenere localizzazioni fisiche efficienti ed efficaci, oltre che compatibili con tutte le altre esigenze presenti sul territorio; nei centri storici va garantita la non facile convivenza delle attività economiche pensando, ad esempio, ad una logistica delle merci non meno sostenibile di quella delle persone. La pianificazione urbanistica di una città può guardare a questi modelli come ad una opportunità per rendere compatibile il commercio artigiano con la residenza e le altre attività sociali, purché si utilizzino processi di pianificazione condivisi e proiettati sul medio-lungo termine”.

Marras: “L’impegno della Regione è costante”

Leonardo Marras, assessore regionale all’economia e al turismo, intervenuto al convegno di Cna, ha sottolineato che “l’impegno della Regione per sostenere lo sviluppo dell’artigianato artistico e tradizionale, che ha uno scambio diretto dei suoi prodotti, con consumatori e turisti, è costante. E’ un comparto di grande valore per aggiungere esperienze nell’offerta turistica ed è fondamentale manutenere e consolidare il patrimonio di conoscenze e abilità da trasferire ai giovani”.

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