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Territorio

24 ottobre 2022

Carrara conquista la prima student house

Due imprenditori del marmo investono 3,3 milioni per realizzare 24 alloggi per studenti e docenti dell’Accademia di Belle arti.

Silvia Pieraccini

Nelle città universitarie gli studentati, pubblici e privati, esistono da tempo, affiancati negli ultimi anni da formule ibride come gli student hotel. Carrara finora ne era sprovvista, nonostante la presenza in città della prestigiosa Accademia di Belle arti che attira molti studenti fuori sede. La mancanza è stata colmata dalla student house inaugurata nei giorni scorsi nel centro storico, frutto dell’iniziativa di due imprenditori locali, Giulio Dell’Amico e Stefano Brigato, titolari dell’azienda lapidea Professional Marble.

Investimento da 3,3 milioni di euro

I due imprenditori hanno investito 3,3 milioni di euro per recuperare e trasformare una palazzina in disuso (era un’ex-scuola) in 24 alloggi con angolo cottura e bagno privato, per un totale di 45 posti letto, più spazi comuni come sala studio, sala lettura, sala esposizione, sala Internet, sala colazione/ristoro, lavanderia e stireria, deposito bagagli. Nella corte esterna c’è un parcheggio per biciclette e sarà installata una colonnina di ricarica elettrica per e-bike; sempre all’esterne ci sono aree per socializzazione, incontri e eventi artistici, e l’area raccolta differenziata. La progettazione è stata curata dalla società romana ‘de Marinis de Pinedo & partners’ sotto la guida dell’architetto Fabia de Pinedo. L’intervento è durato tre anni, rallentato dalla pandemia e dalla complessità delle opere. Tutti i lavori e le forniture sono stati affidati a ditte artigiane carraresi, eccetto gli arredi prodotti da un’azienda marchigiana.

La rigenerazione urbana come motore di rilancio

La student house si chiama ‘Accademia’ proprio perché è stata pensata per accogliere studenti, docenti, artisti e studiosi dell’Accademia di Belle arti, su impulso anche del suo direttore, Luciano Massari, che si è adoperato per trovare un investitore. Ora l’idea di tutti, a partire dagli imprenditori Dell’Amico e Brigato e dalle istituzioni, è che l’intervento di rigenerazione urbana attuato con lo studentato possa aiutare il rilancio dell’economia locale, generando ricadute positive sulla città e attirando altri investimenti.

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Silvia Pieraccini

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