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Innovazione

19 ottobre 2023

BioAgry Lab, progetto di UniSi e Bio-Esperia

Per aumentare l’efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali per la tutela della biodiversità, dell’ambiente, della salute umana.

Il team di ricerca di BioAgry Lab

Lo sviluppo dei cibi naturali è al centro delle ricerche più avanzate. Si è infatti recentemente costituita “BioAgry Lab”, una nuova struttura dedicata allo sviluppo e all’applicabilità dei prodotti di origine naturale nei processi di coltivazione delle piante di interesse agrario. Tutto questo grazie ad un accordo fra l’Università di Siena e l’azienda Bio-Esperia Srl, che ha la propria sede operativa in provincia di Arezzo.

Il laboratorio congiunto “BioAgry Lab” prende adesso l’avvio come risultato di un’intensa collaborazione con l’APS Lab (Lab of Applied Plant Sciences) del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Siena, struttura che studia le piante come bioindicatori dell’inquinamento e di altri effetti antropici che influiscono sulla biodiversità e la società aretina. La dottoressa Silvia Celletti, ricercatrice presso il Dipartimento, ricopre il ruolo di responsabile scientifico di BioAgry Lab. Nel consiglio scientifico sono inoltre presenti il professor Stefano Loppi, ordinario del dipartimento, e Francesco Barbagli, CEO e rappresentante legale di Bio-Esperia.

Obiettivo: massimizzare l’efficienza delle risorse naturali

Il progetto si pone l’obiettivo di massimizzare l’efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali e minimizzare gli input esterni, con pieno rispetto per la tutela della biodiversità, dell’ambiente, della salute umana e del benessere socio-economico. Mira, inoltre, a indagare e migliorare le conoscenze sulle potenzialità di ammendanti, biostimolanti, biofertilizzanti, biopesticidi e induttori di resistenza nelle coltivazioni, con particolare attenzione all’aumento della resa e della qualità nutrizionale dei prodotti destinati al consumo umano e animale. I laboratori di ricerca congiunti tra Università e enti pubblici o privati si basano su una proposta di ricerca condivisa tra soggetti che mettono in comune know-how e risorse, realizzando un luogo di incontro, insieme fisico e virtuale, per svolgere attività di ricerca e sviluppo comuni. (sg)

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