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Impresa

25 maggio 2022

Beyfin diventa società benefit, e “vede” il pre-Covid

L’azienda fiorentina dell’energia ha anche ottenuto la certificazione Iso9001 per la qualità nel settore combustione.

Società benefit, e anche certificata Iso9001 per la qualità nel settore combustione: queste le novità di questa prima metà del 2022 di Beyfin, alla vigilia della presentazione del bilancio 2021 che sancirà il ritorno ai numeri del pre-Covid. L’azienda fiorentina, attiva nel campo dell’energia, ma anche nell’edilizia e nel turismo, oggi conta 150 stazioni di servizio, 9 stabilimenti di stoccaggio e movimentazione, 350 dipendenti, con un fatturato annuo superiore ai 400 milioni di euro.

Dopo la qualifica di società benefit, “speriamo a breve di riuscire a presentare anche il nostro primo bilancio di sostenibilità”, ha affermato Beatrice Niccolai, figlia del fondatore Luciano, da cinque anni amministratrice delegata di Beyfin. “Per noi questo è tracciare il percorso verso una direzione che abbiamo già intrapreso ma che vogliamo consolidare nel corso dei prossimi anni. Per il breve periodo ci siamo dati degli obiettivi che speriamo di raggiungere con successo. Ovviamente le sfide che dobbiamo affrontare sono molteplici: la transizione energetica, la crisi globale dell’energia, e la guerra in Ucraina ovviamente non ha aiutato. Sono tutte sfide che ovviamente ci danno la carica per andare avanti e per raggiungere con successo i nostri obiettivi”.

Livorno chiama Todde sul futuro della bioraffineria Eni

Sempre nel campo dell’energia, oggi il sindaco di Livorno Luca Salvetti e quello di Collesalvetti Adelio Antonini, insieme ai sindacati livornesi di Filctem, Femca e Uiltec, hanno inviato una lettera al viceministro dello Sviluppo Economico Alessandra Todde per sollecitare una nuova convocazione al ministero sulle prospettive dello stabilimento Eni di Stagno, e in particolare sulla realizzazione di una bioraffineria. Tutti i presenti all’ultimo tavolo permanente per il futuro dello stabilimento, afferma il Comune di Livorno, hanno riconosciuto l’esigenza di avere notizie in merito all’incontro tra Mise, Mite ed Eni, proposto dal viceministro in occasione della riunione al Mise del 9 marzo scorso, sulla possibilità di promuovere la realizzazione di una bioraffineria nello stabilimento livornese.

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