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Territorio

01 dicembre 2022

Appalti pubblici, intesa per la tutela della legalità

Fra le novità del protocollo, più controlli sulle autorizzazioni in materia di rifiuti, e sui soggetti al lavoro nei cantieri.

Un protocollo a tutela della legalità nei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, anche in vista degli appalti (consistenti) legati al Pnrr. E’ l’intesa siglata oggi a Firenze, in occasione della Conferenza regionale autorità pubblica sicurezza. Il protocollo è stato firmato da prefetture, Regione Toscana, Ispettorato interregionale del lavoro, Cgil-Cisl-Uil Toscana (con le categorie Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Toscana), e varie associazioni di categoria.

Gioco di squadra fra le istituzioni

“Il dato saliente di questo protocollo credo sia duplice – ha spiegato il prefetto di Firenze, Valerio Valenti -: da una parte, avere incluso anche le autorizzazioni in materia di trattamento dei rifiuti tra gli atti che vengono trasmesse alle prefetture per la verifica dell’eventuale infiltrazione mafiosa, e credo che questo sia un dato estremamente importante anche alla luce delle ultime evidenze giudiziarie. Dall’altra, la costituzione di una banca dati che la Regione realizzerà attraverso lo strumento della tessera sanitaria, nella quale confluiranno tutti i dati relativi ai soggetti presenti nel cantiere: questo perché la storia ci dimostra che l’infiltrazione mafiosa non avviene nella fase dell’affidamento iniziale dell’appalto, ma avviene nelle fasi successive dei subappalti”.

Secondo Valenti “avere a disposizione una banca dati per le forze dell’ordine, e per l’ispettorato del lavoro che ha firmato il protocollo, ma devo dire anche per i sindacati, che dia contezza delle persone che si trovano effettivamente all’interno del cantiere, dei mezzi utilizzati, di tutti quegli strumenti di analisi e di indagine, ci consente di mirare quei sensori che ci danno contezza di un rischio di infiltrazione reale, e questo penso sia un elemento di grande valore di questo protocollo.

Giudizio favorevole dai sindacati

Soddisfatti i sindacati, che parlano di “un importante passo in avanti” sulla via della legalità. L’impegno assunto dai firmatari, a partire dal definire osservatori territoriali che monitorino il settore degli appalti e verifichino eventuali irregolarità, “assume grande importanza – affermano Dalida Angelini (Cgil) e Alessia Gambassi (Fillea) – anche in vista dell’arrivo delle risorse del Pnrr, alla luce del fatto che la Toscana non può dirsi immune al rischio infiltrazioni e deve stare molto attenta sulla questione”.

A giudizio di Ciro Recce (Cisl) e Simona Riccio (Filca) “è strategico, per la sicurezza nei cantieri e la tutela del lavoro, l’inserimento nei capitolati, bandi e contratti della procedura di rilevazione delle presenze nel cantiere tramite tessera sanitaria elettronica, sviluppata in sinergia con gli enti bilaterali di settore, per una gestione più attenta e sicura dei cantieri”. Secondo Paolo Fantappiè (Uil) e Daniele Battistini (Feneal) “resta di fondamentale importanza il controllo e la vigilanza sull’applicazione del contratto nazionale di riferimento a tutti i lavoratori del settore e degli appalti oltre al rispetto delle norme di sicurezza”.

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