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03 novembre 2023

Alluvione in Toscana, sette morti e danni per milioni di euro

Il Governo dichiara lo stato d’emergenza. Capannoni allagati tra Capalle e il pistoiese per l’esondazione del Bisenzio.

Leonardo Testai

Sette morti, e danni per milioni di euro: questo il primo bilancio provvisorio dell’impatto della tempesta Ciaran sulla Toscana: l’esondazione di corsi d’acqua come il Bisenzio e la Furba, per la forte pioggia che ha colpito la Toscana centrale nella giornata del 2 novembre, ha generato un’alluvione a macchia di leopardo nell’area tra Sesto Fiorentino e il pistoiese, colpendo duramente città come Prato, Campi Bisenzio, Quarrata e Montemurlo. Ma problemi si sono riscontrati anche sulla costa, da Livorno alla Versilia per via del forte vento, e delle difficoltà del mare a recepire la piena dei fiumi. Tanto che il governo ha dichiarato lo stato d’emergenza nazionale, annunciando lo stanziamento di 5 milioni di euro per le misure più urgenti.

“E’ stata una precipitazione senza precedenti – ha affermato il presidente della Regione, Eugenio Giani – in quattro ore, se andiamo a vedere comune per comune, c’è stata una media di 200 mm d’acqua caduta: non è caduta così tanta acqua in un arco di tempo così ristretto nemmeno nell’alluvione del 1966”. Se l’Arno ha tenuto, anche grazie alle opere idrauliche realizzate negli anni scorsi, non così la rete dei corsi d’acqua minori. “Abbiamo presentato 800 milioni di lavori per tutta la Toscana – ha detto Giani -, compresi Ombrone, Magra, Serchio, Albegna, sono opere che il Governo ci aveva prospettato con un decreto legge per aprire un bando: speriamo di avere queste risorse, sono ottimista”.

Le imprese rischiano fermi di produzione

Alle difficoltà per le famiglie, con danni ad abitazioni e mezzi di trasporto, si aggiungono quelle per le imprese. “Stiamo procedendo alla conta dei danni che sono ingenti soprattutto nelle zone di Prato, Pistoia, nella parte nord di Firenze, nel pisano, nell’empolese e nel Mugello”, afferma il presidente di Confindustria Toscana, Maurizio Bigazzi, spiegando che nelle associazioni territoriali “sono già attive task force a supporto delle aziende che hanno riportato danni, e seguiamo con apprensione le condizioni meteo delle prossime ore”.

“Questi fenomeni, anche se eccezionali – sottolinea Bigazzi -, ripropongo con drammaticità la fragilità del nostro territorio regionale. Siamo in contatto le istituzioni e la protezione civile che si sta adoperando alacremente per mitigare situazioni così straordinarie. Dobbiamo tenere presente che, al netto della conta dei danni, che per alcune aziende comporteranno fermi di produzione, è indispensabile che la prevenzione e la difesa del territorio diventino parte integrante delle politiche industriali della nostra regione”.

“Quadro disastroso” per le industrie fra Prato e Pistoia

Confindustria Toscana Nord parla di “quadro disastroso”, con “danni in molti casi anche estremamente gravi e comunque di enorme estensione” nei territori di Prato, Pistoia e Lucca, invitando le imprese a documentare con il massimo dettaglio i danneggiamenti subiti. “Le stime dei danni al sistema produttivo sono complesse – afferma l’associazione – e richiederanno qualche tempo: intanto dai primi riscontri si può affermare che la loro entità è stimabile, almeno per il momento, nell’ordine di molte decine di milioni di euro”.

Preoccupano l’associazione, in prospettiva, anche “i gravi danneggiamenti agli impianti, che rischiano di rimanere inattivi dato che per alcuni di essi i ricambi erano già adesso di difficile reperimento: fermi di produzione sono probabili. Un altro forte elemento di criticità è dato dagli effetti delle relazioni di filiera interne al territorio interessato dalle alluvioni: imprese che sono rimaste indenni dagli effetti diretti dei fenomeni potrebbero comunque subire rallentamenti o fermi della produzione a causa dei danneggiamenti subiti da fornitori o clienti in relazione a macchinari o materiali”.

Allagamenti per artigiani e agricoltori

Accusano gravi danni anche le imprese artigiane: “La zona tra Bagnolo, Montemurlo e Montale – spiega Cinzia Grassi, direttrice di Cna Toscana Centro – è fra le più disastrate al momento, ci risultano insediamenti artigianali totalmente allagati nella zona vicino all’inceneritore, e capannoni difficilmente raggiungibili”. Da qui il via a un lavoro comune con Ebret, l’Ente Bilaterale dell’Artigianato Toscano, per ampliare l’apposita e già esistente misura di contributi per il ripristino del ciclo produttivo a seguito di calamità naturali: Cna Firenze ha annunciato di essere già all’opera.

Adesso, sottolinea Alessandro Vittorio Sorani, presidente di Confartigianato Firenze, “dobbiamo mettere in salvo tutti, poi, per il bene del nostro territorio che ospita tante aziende, dovremo fare la conta dei danni e distribuire le risorse già stanziate”. Il territorio, secondo il presidente dell’associazione, “ha dimostrato grandi fragilità”, e “questo ci impone di continuare a lavorare su prevenzione e manutenzione”.

L’alluvione e le forti raffiche di vento hanno ulteriormente aggravato la situazione dell’agricoltura, già penalizzata dal clima sfavorevole nei mesi scorsi. “La situazione è molto complicata in molte aree della regione – afferma Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana – soprattutto a causa dell’esondazioni dei torrenti e dei corsi d’acqua che hanno allagato serre e campi già seminati con colture autunnali come cerali e favino, e delle fortissime raffiche di vento che ancora insistono lungo la zona di costa che hanno strappato coperture, troncato alberi e fatto cadere le olive che a questo punto non potranno più essere raccolte. Ci sono anche casi di aziende isolate per via di alcuni smottamenti come nella zona di Montemurlo al confine con Montale di Pistoia e di magazzini sommersi dall’acqua che hanno perso migliaia quintali di grano, oltre a semi e concimi”.

Oltre 20mila utenze elettriche interrotte

Tra le conseguenze del maltempo, anche l’interruzione dell’energia elettrica in alcune zone: alle 16 del 3 novembre erano ancora 20.500 le utenze senza corrente, in riduzione nelle ultime due ore grazie all’opera di 600 tecnici. E-Distribuzione (gruppo Enel) ha movimentato 70 gruppi elettrogeni. Dal lato dei trasporti, sono ancora inagibili causa allagamento le linee ferroviarie Prato-Pistoia e Prato-Vaiano-Vernio, è stata riaperta in ambo i sensi di marcia l’autostrada A11, mentre sulla Fi-Pi-Li è ancora chiuso il tratto allagato fra Lavoria e Collesalvetti.

“Nelle ultime ore sono oltre 150 le persone tratte in salvo nella sola area intorno a Prato”, afferma il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco, spiegando che in Toscana sono impegnati 554 vigili del fuoco con quattro elicotteri.

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Leonardo Testai

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