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Impresa

15 dicembre 2023

Yves Saint Laurent: nuovo stabilimento a Scandicci e (altre) 200 assunzioni

Investimento da 30 milioni fatto da Cdp per ristrutturare il “Palazzaccio”. Il marchio francese lo ha preso in affitto con opzione d’acquisto.

Silvia Pieraccini

Il nuovo Atelier maroquinerie Saint Laurent a Scandicci (foto Paolo Lo Debole per Regione Toscana)

Dopo oltre vent’anni di abbandono, pochi credevano che “Il Palazzaccio” di Scandicci sarebbe potuto essere recuperato, e ancor meno che avrebbe potuto accogliere un’azienda. Neppure il sindaco Sandro Fallani, quando anni fa andò a Roma a bussare alla porta di Cdp perché prendesse in carico quell’edificio abbandonato e degradato, sperava nel finale che è andato in scena oggi, 15 dicembre, col taglio del nastro dell’Atelier maroquinerie Saint Laurent, nuova “casa” della pelletteria del marchio del Gruppo Kering.

La pelletteria vale il 70% del fatturato Ysl

Un edificio di 28.700 metri quadrati su quattro piani accoglie i reparti di sviluppo prodotto, modelleria, prototipia, ricerca materiali e ricerca tecnica, taglio, produzione e magazzino per borse, valigie e piccola pelletteria. Un settore che pesa il 70% del fatturato Ysl (cioè più di due miliardi di euro nel 2022), e che – inevitabilmente – è considerato strategico nello sviluppo futuro.

Il taglio del nastro dell’Atelier maroquinerie Saint Laurent a Scandicci (foto Paolo Lo Debole per Regione Toscana)

Investimento da 30 milioni di euro

L’immobile è stato ristrutturato da Cdp Real Asset con un investimento di 30 milioni di euro. Facciata (in cemento) e infissi (verdi) sono rimasti gli stessi per i vincoli paesaggistici legati alle vicine colline; non è stato possibile (per lo stesso motivo) installare pannelli fotovoltaici sul tetto; ma le (tante) vetrate, le piante e il bianco totale delle pareti, delle porte, dei mobili, creano un ambiente sobrio e luminoso, arricchito da un giardino interno. Saint Laurent ha preso in affitto l’edificio (per due milioni di euro all’anno) per 15 anni allungabili fino a 27, con opzione d’acquisto.

Cinquecento addetti che saliranno a 700

Oggi nell’atelier lavorano 500 persone (età media 37 anni, per il 53% donne), di cui 200 assunte negli ultimi due anni: le altre si sono trasferite dalla ‘vecchia’ manifattura di settemila metri quadrati sempre a Scandicci, a 500 metri di distanza, dove ora – secondo quanto risulta a T24 – si insedierà un altro marchio del gruppo, Balenciaga, che sta completando pure un nuovo stabilimento a Cerreto Guidi. Ma le prospettive di crescita non si fermano qui, visto che nello stabilimento Ysl di Scandicci sono già in corso i lavori per ampliare il reparto produttivo (occupa 170 persone, che realizzano circa 500 borse al giorno e coprono il 5% della produzione totale; il resto è affidato ai fornitori esterni), il reparto del taglio (Saint Laurent ha deciso di internalizzare il 70% dell’attività per evitare sprechi e dispersione) e quello del fast track che realizza piccole produzioni per clienti ‘speciali’. In tutto, nei prossimi due anni (quindi entro il 2025), saranno assunte altre 200 figure, secondo quanto annunciato da Francesca Bellettini, presidente e ceo di Ysl e responsabile per il brand development del Gruppo Kering. Molte saranno formate all’interno del nuovo stabilimento, visto che ospita anche una scuola aziendale per formare artigiani e tecnici.

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani (a sinistra), col sindaco della Città metropolitana di Firenze, Dario Nardella (al centro) e la presidente e ceo di Saint Laurent, Francesca Bellettini

La lunga tradizione pellettiera toscana ha aiutato

“Questo centro avrà un ruolo vitale nello sviluppo di Saint Laurent”, ha detto Bellettini tagliando il nastro a fianco del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, del sindaco della Città metropolitana di Firenze, Dario Nardella, del sindaco di Scandicci, Sandro Fallani, e dell’amministratore delegato di Cdp Real Asset, Giancarlo Scotti. “Qui la creatività si potrà esprimere al massimo – ha aggiunto la manager – anche perché siamo in un territorio con una lunghissima tradizione nella pelletteria, che ci ha permesso di raggiungere questi risultati”. Molto soddisfatta è Cdp: “Questo progetto sintetizza la nostra missione che è quella di fare attività di rammendo su immobili e aree dismesse”, ha sottolineato Scotti. Il presidente Giani e il sindaco Nardella hanno ricordato i rapporti storici, politici e industriali, tra l’Italia e la Francia e, insieme con Fallani, hanno applaudito un traguardo che rafforza i rapporti con le grandi maison francesi che proprio in Toscana producono gran parte della loro pelletteria.

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Silvia Pieraccini

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