L’occasione è stata la costruzione di un nuovo forno. Verallia, leader europeo e terzo produttore mondiale di imballaggi in vetro per bevande e alimenti (32 stabilimenti di cui sei in Italia, 10mila dipendenti e 2,7 miliardi di fatturato 2021) ha “approfittato” di questo investimento per convertire la propria fabbrica di Pescia (Pistoia) da un processo di combustione tradizionale a un’ossicombustione ottimizzata, soluzione che – secondo quanto spiegato in un comunicato – riduce del 18% le emissioni di Co2 (Scope 1 e 2) e abbatte il consumo di energia (l’efficienza energetica è superiore del 10% rispetto al passato).
Air Liquid costruirà in Toscana un impianto per produrre ossigeno
La tecnologia è fornita dalla multinazionale Air Liquid, quotata a Parigi e presente in 73 Paesi (con 29,9 miliardi di euro di fatturato 2022 e più di 67mila collaboratori), che – grazie a un contratto a lungo termine – costruirà e gestirà per Verallia un impianto di produzione di ossigeno all’interno dello stabilimento di Pescia, evitando il trasporto in forma liquida. L’ossigeno così prodotto sostituirà l’aria immessa nel forno, permettendo di fondere il vetro per ossicombustione e di migliorare l’efficienza del processo. Inoltre, Air Liquide fornirà la tecnologia proprietaria HeatOxTM per recuperare il calore emesso dal forno e ridurre ulteriormente l’energia necessaria per produrre il vetro.
“Questa partnership consentirà a Verallia di ridurre sia il consumo energetico che l’impronta ambientale della sua produzione di vetro a Pescia”, afferma Matthieu Giard, vicepresidente e membro del comitato esecutivo del Gruppo Air Liquid, il cui piano strategico punta a raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050.
Silvia Pieraccini