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19 luglio 2023

Pitti rilancia sul salone Fragranze (che ormai è profumi e beauty)

Nell’edizione di settembre della fiera fiorentina previsti 170 espositori per il 74% stranieri. Attesi compratori da Est Europa e Asia.

Silvia Pieraccini

La pandemia non ha fermato l’industria dei profumi e delle fragranze che, anzi, ha ancora davanti buone prospettive di crescita. Per questo Pitti Immagine rilancia il salone Fragranze (la 21esima edizione si terrà dal 15 al 17 settembre alla Stazione Leopolda di Firenze) e punta a renderlo ancora più attrattivo con “esperienze” e sperimentazioni olfattive che faranno incursione nel mondo dell’arte digitale.

Il 74% delle aziende espositrici è straniero

Ancora una volta la società fieristica fiorentina gioca due carte per attrarre compratori: proporre un’offerta internazionale di profumeria artistica e prodotti per la cura della persona, tanto che su 170 espositori (erano 150 nella precedente edizione) il 74% arriverà dall’estero; e assicurare una selezione accurata di questi espositori, operazione che da sempre distingue Pitti Immagine nel settore core della moda (uomo, bimbo e filati).

Napoleone: noi non vendiamo metri quadrati

“A differenza della fiera milanese Esxence – ha spiegato Raffaello Napoleone, amministratore delegato della società, presentando Fragranze all’Istituto Marangoni di Milano – noi non vendiamo metri quadrati, non inseguiamo le quantità ma guardiamo ai contenuti. E’ una questione di posizionamento e di coerenza. Esxence è entrata nell’ottica di Fiera Milano, mentre noi non siamo quotati, siamo controllati da un’associazione pubblico-privata senza scopo di lucro, e questo ci mette in condizione di seguire in modo coerente la nostra strategia. Dalla fine degli anni ’80 abbiamo deciso di posizionarci più in alto possibile in tutti i settori, e Fragranze si inserisce in questo percorso”.

I nuovi mercati di destinazione

La selezione di Pitti Immagine tocca anche i buyer e i distributori: “Abbiamo lavorato sull’incoming a livello internazionale – ha spiegato Antonio Cristaudo – in particolare da Francia, Spagna, Russia, Stati Uniti e Est Europa, area che rappresenta la nuova frontiera del mercato – dall’Armenia alla Romania, dalla Polonia alla Lituania – insieme con l’Asia, che finora non aveva grande dimestichezza con le fragranze”.

Marangoni avvia i corsi per manager dei profumi

La collaborazione del salone Fragranze con l’Istituto Marangoni si spiega col lancio, da parte della scuola di moda e arte, di percorsi per formare manager specializzati in fragranze e cosmetica, a partire dall’anno accademico 2023-2024. “Abbiamo creato corsi triennali e master – ha spiegato Stefania Valenti, managing director di Istituto Marangoni – per formare manager nelle aree dello sviluppo commerciale e del marketing-comunicazione-social media. Ora abbiamo avviato il dialogo col ministero dell’Istruzione per avere la validazione. A oggi non esistono corsi di formazione sulle fragranze di livello universitario”. I corsi partiranno nelle sedi Marangoni di Milano, Firenze, Parigi e Dubai.

Tornando al salone Fragranze, l’evento speciale sarà l’installazione immersiva Symbiotic Experience: quattro artisti digitali hanno creato un’opera animata che servirà d’ispirazione a quattro “nasi” per realizzare altrettanti profumi.

Autore:

Silvia Pieraccini

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