Quindici milioni di investimenti produttivi e 18-20 assunzioni: è la prospettiva dell’azienda piombinese Fucina Italia, attiva nello smantellamento di impianti nucleari, dopo l’acquisizione del 100% annunciata nelle settimane scorse da parte della torinese Newcleo, startup di tecnologie nucleari pulite e sicure impegnata nello sviluppo di reattori innovativi di quarta generazione che utilizzano scorie nucleari esistenti come combustibile. Newcleo ha acquisito anche la romana Servizi ricerche e sviluppo (Srs), che era uno degli azionisti (al 30%) di Fucina Italia.
Nasce un polo produttivo a servizio di Newcleo (che costruirà un reattore nucleare in Francia)
Fucina Italia oggi ha 50 dipendenti e opera su un’area di 20mila metri quadrati, di cui novemila coperti, realizzando impianti ‘chiavi in mano’ per la cementazione dei rifiuti radioattivi, costruendo contenitori speciali per lo stoccaggio e il trasporto di rifiuti medicali e radioattivi, e anche serbatoi per l’industria geotermica e criogenica. L’azienda ha già acquistato altri 11mila mq di terreno che ora – annuncia un comunicato – saranno destinati alla creazione di un polo produttivo a servizio dei progetti di Newcleo, che ha programmato la costruzione di un reattore nucleare con tecnologia Lfr (lead fast reactor) entro il 2030 in Francia.
Nasce una filiera produttiva italiana del nucleare
“Per il territorio di Piombino è un’opportunità unica di sviluppo e di crescita di competenze”, afferma Antonio Dimatteo, general manager di Fucina Italia. Il piano di espansione dell’azienda, spiega il manager, è diretto a rafforzare la posizione di leadership nell’ambito di progetti nucleari innovativi. “Gli investimenti programmati nei prossimi due-tre anni – conclude – contribuiranno a creare una filiera produttiva italiana del nucleare per Francia e Inghilterra. Da sottolineare che Newcleo investirà altri 50 milioni nel centro Enea del Brasimone, all’avanguardia nella ricerca, sperimentazione e validazione dei processi legati alla tecnologia Lfr”.
Silvia Pieraccini