Anche l’industria del marmo arriva alla conclusione che, ormai da molti anni, altri settori (a partire dalla moda) hanno fatto propria: una filiera produttiva sana, efficiente, competitiva serve a far crescere il territorio e serve ai grandi operatori che stanno sul mercato, e che a quella filiera fatta di piccole e medie aziende, spesso iper-specializzate, attingono per crescere.
Nasce da qui l’accordo stretto tra Franchi Umberto Marmi (Fum), unica azienda quotata del distretto lapideo di Carrara e una delle più prestigiose, e Bnl-Bnp Paribas: insieme individueranno le imprese della filiera che hanno competenze produttive e manageriali e potenzialità, e la banca le supporterà con finanziamenti a condizioni agevolate. Il supporto della banca non si limiterà a fornire servizi finanziari ma prevede specifici prodotti per accompagnare le imprese nei processi di efficientamento energetico.
Le banche fanno a gara per sostenere i terzisti eccellenti
L’iniziativa rientra nel “Programma sviluppo eccellenze del made in Italy” di Bnl-Bnp Paribas che, in linea con quanto avviato da altre banche (in particolare Intesa Sanpaolo, che per prima ha finanziato le filiere, e poi Unicredit), sta guardando ai produttori che assicurano ai “capofiliera” creatività e saper fare unici.
“Da sempre siamo al fianco della filiera del marmo di cui siamo parte integrante – afferma Alberto Franchi, amministratore delegato di Franchi Umberto Marmi – e con cui siamo cresciuti e quotidianamente affrontiamo le sfide locali e globali. L’accordo con Bnl Bnp Paribas ci permette di dotare le imprese del territorio di strumenti finanziari che renderanno l’intero comparto più competitivo e flessibile”.
“Con questo esempio – aggiunge Chiara de Gasperi, direttore CentroNord di Bnl Bnp Paribas – siamo convinti di valorizzare ancor di più un distretto con una notorietà mondiale per l’esclusività e l’unicità delle sue produzioni”.
Silvia Pieraccini