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Industria

02 gennaio 2024

La Altair Chimica di Saline di Volterra si fonde con Hydrochem

Operazione fra le due società del gruppo Esseco: sinergie e incremento della produzione per il mercato dei cloro-alcali.

Dalla fusione della Altair Chimica di Saline di Volterra (Pisa) e della Hydrochem di Pieve Vergonte (Verbano-Cusio-Ossola), società entrambe parte di Esseco Industrial, nasce Altair Chemical. Con la fusione, si legge nel comunicato diffuso da Esseco, prosegue “il percorso di consolidamento nel mercato dei cloro-alcali di Esseco Industrial, divisione dell’italiano Esseco Group che offre prodotti e servizi per l’industria della chimica organica e inorganica presente in 10 Paesi con oltre 770 dipendenti e un fatturato raggiunto nel 2022 pari a 700 milioni di euro”.

Altair, più di 60 anni nel settore dei cloro-alcali

Il processo cloro-alcali è un processo di elettrolisi del cloruro di sodio in soluzione acquosa che produce cloro, idrogeno e idrossido di sodio, utilizzabili anche per produrre derivati. Inaugurata nel 1959, Altair Chimica realizza a Saline di Volterra prodotti derivati dall’elettrolisi di cloruro di potassio e sodio (ad esempio potassa caustica, soda caustica, acido cloridrico, potassio carbonato, ipoclorito di sodio, cloruro ferrico e ferroso, cloro-paraffine), utilizzati nel settore della detergenza, dell’alimentazione umana e animale, nel farmaceutico, nella depurazione delle acque e nel trattamento dei gas di scarico, nel settore elettronico e chimico.

Negli anni Duemila, Altair Chimica è stato il primo produttore europeo di idrossido di potassio ad adottare la tecnologia delle celle a membrana per eliminare il mercurio dai propri prodotti. Nel 2011 è entrata a far parte del gruppo Esseco. Oggi Altair Chimica collabora strettamente con le Università di Firenze e Pisa e con il Cnr.

“Sinergie e massimizzazione delle capacità produttive”

Con l’operazione Esseco punta a ottenere la massimizzazione delle capacità produttive, un potenziamento sotto un’unica organizzazione, il rafforzamento delle sinergie con condivisione della gestione degli stoccaggi e della pianificazione della logistica per efficientare i processi di vendita. “Una unione finalizzata alla crescita e all’ottimizzazione dei processi – afferma Roberto Vagheggi, direttore generale di Esseco Industrial e amministratore delegato della divisione Cloro-Alcali – affinché si creino e migliorino quelle sinergie che ci permetteranno di competere sul mercato in maniera più determinante. I due stabilimenti hanno, inoltre, in comune quattro produzioni: idrossido di potassio, idrossido di sodio, ipoclorito di sodio e acido cloridrico”.

Lo stabilimento Hydrochem Italia di Pieve Vergonte, erede di una storia ultracentenaria nel campo della chimica, oggi utilizza esclusivamente energia rinnovabile, grazie a due centrali idroelettriche che soddisfano interamente il fabbisogno energetico dei processi produttivi del sito. Con la stessa energia lo stabilimento produce anche ‘idrogeno green’, che viene poi utilizzato in due processi chimici del sito. Passato negli anni dal gruppo Sir-Rumianca all’Enichem, e poi da Tessenderlo al gruppo Icig, ha rischiato la chiusura nel 2019 con la conseguente perdita di lavoro per circa un centinaio di dipendenti diretti: l’acquisizione da parte di Esseco ha consentito di realizzare i nuovi impianti grazie a un piano industriale da 45 milioni di euro. (lt)

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