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Impresa

04 agosto 2023

Concia: Santa Croce si allea con Ponte a Egola per difendere il distretto

Dopo un buon 2022, nel primo trimestre l’export ha segnato -4%. Per la prima volta gli imprenditori parlano con una sola voce.

Silvia Pieraccini

Il distretto conciario di Santa Croce sull’Arno (Pisa) rallenta la marcia, in uno scenario complesso segnato dai rincari dei costi energetici e delle materie e dagli effetti della guerra, e le due associazioni che tradizionalmente raggruppano le imprese dell’area, per la prima volta, parlano con una voce unica che lascia intendere una condivisione di idee e di strategie e un percorso comune.

Un comunicato (per la prima volta) a firma congiunta

Un comunicato firmato dai presidenti dell’Associazione Conciatori di Santa Croce, Ezio Castellani, e del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola, Michele Matteoli, parla di “anno impegnativo” e di “sforzo dei conciatori toscani che non si ferma, tra programmi e investimenti condivisi”.

Nel primo trimestre export giù del 4%

Il distretto della concia e calzature di Santa Croce ha chiuso il 2022 con una crescita dell’export del 12,9% a 794,7 milioni di euro (dati Monitor Distretti di Intesa Sanpaolo), che però non ha consentito ancora di recuperare i livelli pre-Covid del 2019 (la differenza è -2,1%). Il 2023 è cominciato in frenata (-4% l’export del primo trimestre rispetto allo stesso periodo 2022), anche se i conciatori non sono allarmati.

“L’andamento del settore complessivamente ci soddisfa – afferma Castellani – pur se siamo consapevoli delle incertezze che gravano sul macro-contesto economico. Dalle oscillazioni del prezzo del gas al rincaro dei costi energetici e delle materie prime anche le nostre aziende hanno registrato criticità, che siamo comunque riusciti a gestire”. Sulla stessa linea Matteoli: “Le incognite affrontate al meglio dai nostri imprenditori ci mostrano la buona salute di questo distretto, che si conferma centrale per l’intera filiera della moda. La nostra capacità di innovare è il perno su cui ruota la forza delle nostre aziende e dell’intero distretto: uno dei nostri elementi di forza”.

Gli investimenti nella depurazione vanno avanti

I conciatori sottolineano in particolare come stiano proseguendo gli investimenti nelle infrastrutture consortili: i lavori nei depuratori industriali di Santa Croce e Ponte a Egola, oggetto di un accordo di programma con la Regione Toscana, “proseguono secondo il cronoprogramma condiviso con Regione Toscana e Ministero, secondo il quale l’opera entrerà in regime entro il 2026. I depuratori saranno pronti a ricevere e depurare flussi d’acqua che arriveranno da Valdinievole, Valdelsa, Empoli e Pontedera, attestandosi così tra i maggiori impianti di depurazione dell’intera Europa”.

Lineapelle sarà un importante banco di prova

Gli altri terreni d’azione restano ricerca e sperimentazione (grazie al Polo tecnologico conciario, Poteco) e formazione che “registra un buon equilibrio tra domanda e offerta di lavoro per il comparto”. Dopo le ferie estive, i conciatori toscani sono pronti a confrontarsi col mercato nella fiera milanese Lineapelle (19-21 settembre). “Pur continuando a muoverci in un contesto non privo di insidie – affermano i due presidenti – siamo convinti che le nostre aziende abbiano tutti i numeri per rendersi ancora una volta protagoniste dell’evento e ribadire la leadership del comparto”.

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Silvia Pieraccini

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