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Finanza

20 settembre 2023

Fidi Toscana, sottoscritto l’accordo di co-vendita con le banche

La Regione manterrà una quota del 35%: l’obiettivo è individuare il nuovo socio privato di controllo entro metà 2024.

Dopo una lunga gestazione, l’accordo di co-vendita delle quote di Fidi Toscana tra la Regione e le banche azioniste è stato finalmente siglato dalle parti coinvolte. Canta vittoria Leonardo Marras, assessore regionale all’economia e demiurgo dell’operazione: “Adesso l’iter per la cessione del pacchetto di controllo di Fidi – sostiene – è arrivato ad un punto di svolta significativo. Un percorso difficile e delicato che dovrebbe concludersi entro la prima metà del 2024 con l’individuazione del nuovo socio privato di maggioranza”.

Hanno sottoscritto l’accordo di covendita Banca Monte dei Paschi di Siena, Intesa Sanpaolo, Banca Nazionale del Lavoro, Banco Bpm, Credit Agricole Italia, Bper Banca, Banca Popolare di Vicenza, Banca Popolare di Cortona, Banca Popolare Etica, oltre a Confindustria Toscana e Ance Toscana. Da qui, il passo successivo sarà l’invio della lettera di invito formale ai quattro soggetti che hanno risposto al bando del luglio 2022 per l’individuazione del nuovo socio privato, ossia Finpromoter, Italia Comfidi, Artigiancredito, Intek-Kme.

La Regione manterrà una quota del 35%

In base all’accordo i soci privati acconsentono alla cessione totale delle proprie quote, che corrispondono a oltre il 48%, mentre la Regione, che detiene il 49,4% delle quote di Fidi Toscana, cederà circa il 14% in modo da mantenere una partecipazione del 35%: una quota che Palazzo Strozzi Sacrati definisce “quota significativa di controllo in termini di quorum nelle assemblee straordinarie della società”. La quota complessiva di fidi Toscana che verrà ceduta al nuovo socio, dunque, sarà di circa il 62%.

“La Regione non uscirà di scena, ma manterrà una quota importante e determinante per poter incidere nelle decisioni fondamentali di Fidi”, afferma Marras, che ha convocato i sindacati per il 25 settembre. La Fisac-Cgil, in vista dell’incontro, chiede garanzie occupazionali e professionali per i lavoratori, compreso il mantenimento del Contratto nazionale Abi, già oggetto di protocollo sindacale nel settembre 2022. “La Fisac accoglie con favore – si legge in una nota del sindacato – il fatto che la Regione mantenga una significativa partecipazione nella società, che si auspica duratura; per la Fisac é pertanto fondamentale il mantenimento di una Golden share pubblica in Fidi Toscana”.

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