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Industria

20 marzo 2023

Ex Gkn, il dopo-Borgomeo fra outplacement e crowdfunding

Concessa la Cigs retroattiva a Qf, che ha un nuovo liquidatore. Sei le manifestazioni di interesse in mano alla Regione.

Un liquidatore nuovo, sei manifestazioni di interesse più il progetto del Collettivo di Fabbrica per cui ha preso il via una campagna di crowdfunding, mentre in parallelo viene avviato un servizio di outplacement per i dipendenti, senza stipendio da sei mesi: queste, in sintesi, le ultime due settimane della vertenza ex Gkn. Con nuove tappe del lungo addio di Francesco Borgomeo, già advisor della multinazionale Gkn per la dismissione, e poi proprietario della fabbrica di Campi Bisenzio con la newco Qf Spa, ora in liquidazione.

Il lungo addio dell’imprenditore-advisor

“Non ho più responsabilità”, aveva fatto sapere l’imprenditore, a chi gli chiedeva se avesse ottenuto per la sua azienda 10 mesi di Cassa integrazione straordinaria retroattiva, da gennaio a ottobre 2022. “Riguarda la liquidazione della società e quindi i professionisti che seguono la procedura, non più me”, aveva risposto. L’ipotesi di Cigs, ventilata l’11 marzo dalla Rsu, è stata confermata dal ministero del Lavoro, che nell’elenco di aziende con provvedimenti emanati dall’8 marzo 15 marzo 2023 ha compreso anche Qf Spa, con decreto del 10 marzo 2023, con la concessione della Cig straordinaria a copertura del periodo che va dal 10 gennaio 2022 al 9 ottobre 2022.

Non è l’unica novità sul tavolo. Il liquidatore infatti non è più Salvatore Sarcone, incaricato a febbraio, ma Gianluca Franchi. Borgomeo non si presenta più ai tavoli ministeriali sulla vertenza Gkn, né ha partecipato all’audizione in Commissione Lavoro della Camera il 15 marzo. Le manifestazioni di interesse sul tavolo della Regione Toscana, presentate da soggetti che potrebbero reindustrializzare la fabbrica di Campi Bisenzio, al momento sono sei. Ma Qf Spa in liquidazione ha anche stipulato accordi con società di outplacement, secondo quanto la società ha comunicato ai dipendenti della fabbrica, dunque offrendo un servizio per la collocazione dei lavoratori in altre aziende. “Siamo al licenziamento indotto di centinaia di persone”, accusa la Rsu.

Sei gli interessati, e c’è il piano targato Rsu

In attesa di un passo avanti sulle sei proposte di reindustrializzazione, e in vista della manifestazione del annunciata per il 25 marzo dal Collettivo di fabbrica, è stata lanciata ‘Gkn for Future’, la campagna di crowdfunding sostenuta da Banca Etica, Arci e Fridays For Future Italia, a sostegno del piano proposto dal Collettivo per la produzione di pannelli fotovoltaici, batterie e cargo bike (di cui è stato realizzato un primo prototipo) a ridotto impatto ambientale.

La prima fase del crowdfunding, lanciata sulla pagina web di Produzioni dal basso, durerà fino al 2 maggio, e raccoglierà donazioni per contribuire ad avviare il piano di reindustrializzazione, con budget minimo di 75mila euro: dopo quattro giorni dall’avvio, sono stati raccolti oltre 11.400 euro. La fase successiva, invece, verrà lanciata su un portale dedicato di equity crowdfunding dopo l’estate 2023 e si avvarrà dei piccoli, medi e grandi investimenti di chiunque vorrà scommettere sul piano di reindustrializzazione. “Un piano capace di restituire dignità e lavoro – afferma la Rsu – a oltre 100 lavoratori e lavoratrici dell’ex Gkn e di puntare a un ulteriore aumento degli occupati”.

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