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Finanza

07 agosto 2023

Coi tassi alti Fises taglia gli spread: 40 finanziamenti in sette mesi

“Con questa politica della Bce si riduce la propensione delle imprese a chiedere credito”, afferma il presidente Terrosi.

Quaranta contratti di finanziamento per un importo complessivo di oltre tre milioni di euro: questo il volume dell’attività di Fises (Finanziaria Senese di Sviluppo) nei primi sette mesi del 2023, con un rallentamento rispetto al 2022, quando nei primi del mesi dell’anno si contavano già 68 pratiche di finanziamenti già concesse, per un valore di oltre 6 milioni di euro. Un calo dell’attività che ha spinto i vertici della finanziaria – partecipata da Fondazione Monte dei Paschi di Siena (30,3% delle azioni ordinarie), Camera di Commercio di Siena e Arezzo (25,9%), Comune di Siena (21,9%), Provincia di Siena (21,9%) – ad adeguare la propria politica di offerta, con un taglio degli spread.

“Il quadro economico qui in Italia, così come in Europa – spiega Massimo Terrosi, presidente di Fises -, anche conseguente alle decisioni di politica monetaria adottate dalla Banca Centrale Europea, che è andata verso un nuovo aumento dei tassi di interesse anche pochi giorni fa, in questo momento rende la domanda di investimenti, e dunque di finanziamenti, più complessa. C’è bisogno di riduzione di inflazione, sì, ma l’aumento dei tassi riduce la propensione delle imprese a chiedere finanziamenti. E’ del tutto normale. Accade qui come altrove. Se il costo del denaro è più alto, diminuisce la domanda. Per questo Fises ha deciso di ridurre gli spread applicati ai propri finanziamenti”.

Nelle intenzioni dichiarate da Fises, questo intervento sullo spread vuole essere uno stimolo ulteriore verso le esigenze del territorio senese. “Nell’attuale difficile contesto – sottolinea Terrosi -, che continua a risentire anche delle conseguenze derivanti dalla guerra in corso e dell’andamento del tasso di inflazione che si mantiene su livelli più alti, Fises ha deciso di favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese del territorio di riferimento. Questo è il nostro ruolo: essere soggetto di stimolo per le imprese che sono qui, rispondere alle loro esigenze rispetto al contesto economico che, purtroppo, post pandemia rimane complesso. Guerra, inflazione e ora aumento dei tassi di interesse sono elementi che non vanno incontro alla crescita economica”.

Fises nel 2023 lavora con un plafond di 12 milioni di euro dedicati a finanziamenti di attività nell’ambito di Industria 4.0, nelle scienze della vita, per l’imprenditoria giovanile e femminile, così come le diverse tipologie di intervento che la Finanziaria tradizionalmente svolge. Oltre ai 6 milioni di euro per l’attività ordinaria, per il plafond Imprenditoria Giovanile e/o Femminile sono previsti 1,5 milioni di euro; è costituito un plafond specifico relativamente alla Convenzione Fises – Fondazione Tls per l’importo di 2,5 milioni di euro; infine, sono stati costituiti un plafond ‘Industria 4.0 – Legge Nuova Sabatini’ e un plafond dedicato al settore agricolo, entrambi da un milione di euro. (lt)

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