Dentro quelle migliaia e migliaia di pagine – che ora sono state (in parte) selezionate e raccolte per dar corpo all’archivio storico Orlando-Smi – c’è un pezzo della storia d’Italia visto dagli occhi (e dalle attività) di una delle più grandi aziende metallurgiche del Paese, nata nel 1886 a Firenze e acquisita dalla famiglia Orlando nel 1903, quando stava per fallire.
Luigi Orlando da commissario liquidatore a imprenditore
Il commissario liquidatore Luigi Orlando, invece di chiudere o vendere la Smi (Società metallurgica italiana), decise infatti di rilevarla trasformandola da azienda di sfruttamento minerario in azienda di trasformazione del rame. Avviò così la produzione di munizioni per la guerra di Libia del 1911 (a questo scopo fu creato lo stabilimento di Campotizzoro, sulla montagna pistoiese) e poi per la prima Guerra mondiale del 1915-1918 (per questo nacque lo stabilimento di Fornaci di Barga, in Garfagnana). Smi produceva dalle piccole munizioni fino ai bossoli da cannone navale.
Nell’archivio più di cento anni di storia
Nell’archivio storico Orlando-Smi – inaugurato oggi, 8 luglio, a Fornaci di Barga e finanziato dall’omonima associazione guidata da Lucrezia Orlando – sono conservati gli ordini delle forniture militari dell’epoca, i verbali dei consigli di amministrazione, i progetti e i disegni dei prodotti realizzati. Dai documenti si possono ricostruire i rapporti tra Smi e società come Pirelli, Terni, Whitehead, Tempini, Cern, Iter, Ansaldo, Dalmine, Breda.
L’inaugurazione ha riguardato il primo nucleo di un lavoro che sarà ancora lungo: si tratta di selezionare e archiviare 13 chilometri di documenti. Solo l’indice è di circa cinquemila pagine. “Questo vasto patrimonio culturale – afferma l’associazione Archivio storico Orlando Smi – costituisce una delle più importanti raccolte documentarie della storia industriale, economica e sociale italiana degli ultimi due secoli. In particolare conserva la memoria di un intero territorio, di numerose famiglie che vi abitano tuttora e della Toscana del ventesimo secolo”. D’ora in poi l’archivio, che abbraccia il periodo fine dell’800 alla fine del 900, sarà consultabile da studenti e ricercatori.
L’eredità della Smi è stata poi raccolta da Kme-Italy che oggi produce semilavorati in rame e conserva l’archivio corrente, dal 2000 in poi.