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02 aprile 2024

Borse: il marchio Gherardini risorge grazie alla Pelletteria Montecristo

La nuova azienda di Riccardo Braccialini, ex produttore del brand col gruppo di famiglia (poi fallito), acquisisce la licenza.

Silvia Pieraccini

La 'Piattina', celebre borsa del marchio Gherardini inventata negli anni Settanta

Ricordate la ‘Piattina’, la borsa extrapiatta creata dal marchio Gherardini negli anni Settanta con la forma quadrata e il monogramma G? Quella borsa ora potrebbe di nuovo essere fatta in Italia.

Distribuzione affidata a Itochu Corporation

Il brand Gherardini – nato nel 1885 a Firenze, proprietà del gruppo giapponese Misaki che nel dicembre scorso ha affidato la distribuzione per il Giappone, l’Europa e gli Stati Uniti a un altro gruppo giapponese, Itochu Corportion – negli ultimi anni è praticamente scomparso dal mercato italiano. Adesso Itochu – annuncia un comunicato – ha affidato la licenza di produzione alla Pelletteria Fiorentina Montecristo (Pelfim) di Calenzano, azienda nata nel 2016 e presieduta da Riccardo Braccialini, cioè da un imprenditore che il marchio Gherardini lo conosce bene visto che per anni, a partire dal 2007, lo ha prodotto attraverso la storica azienda di pelletteria della sua famiglia, la Braccialini appunto, dichiarata fallita nel dicembre 2017 (Riccardo Braccialini è stato condannato col rito abbreviato nel gennaio scorso, per bancarotta preferenziale e bancarotta semplice, a due anni e sei mesi di reclusione più l’inabilitazione all’esercizio di un’impresa commerciale).

Obiettivo: rilanciare il marchio storico

“Obiettivo di questo accordo è rinnovare e rilanciare lo storico marchio Gherardini ripartendo dal design, mantenere salde le sue radici made in Italy e ristrutturare la distribuzione sul territorio”, afferma Pelletteria Fiorentina Montecristo.

La prima collezione realizzata da Pelfim valorizzerà il celebre monogramma G sperimentando nuovi materiali e design, con un’attenzione alla sostenibilità e all’economia circolare, afferma l’azienda. Pelfim punta anche all’utilizzo di materiali di riciclo, tessuti e accessori provenienti dall’Africa grazie alla sinergia consolidata con Ethical Fashion Initiative.

Collezioni appetibili anche per i giovani

“L’obiettivo è far rinascere Gherardini, puntando su un’offerta di articoli che abbiano il filo conduttore nell’assoluta bellezza – afferma il presidente Riccardo Braccialini – e rendendo le collezioni appetibili anche per un pubblico più giovane, senza compromettere la qualità made in Italy che lo ha reso celebre in 140 anni di storia”.

Dal laboratorio di astucci in pelle alle borse

La storia di Gherardini ha inizio nel 1885 a Firenze con la creazione di un laboratorio di astucci in pelle da parte di Garibaldo Gherardini, e si è sviluppata poi come marchio di borse in Italia raggiungendo l’apice negli anni 80 con le sue boutique di Firenze, Milano, Roma, le sfilate di moda e l’espansione internazionale. Celebri le sue creazioni come la “DodiciDodici” del 1959, la “Bellona” del 1967 fino al celebre monogramma G che ancora caratterizza il classico tessuto “softy” nato negli anni ’70.

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Silvia Pieraccini

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