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Territorio

05 giugno 2023

Emma Villas cresce nell’affitto di case-vacanza e apre negozi

La società di Chiusi nata più di 20 anni fa ora amplia il business alle “esperienze” e in altri Paesi europei. Fatturato a 28 milioni.

Silvia Pieraccini

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La società senese Emma Villas, leader nell’affitto di ville e case per vacanza in Italia (ne gestisce 550, di cui 200 in Toscana, tutte in esclusiva), si allarga al mercato delle “esperienze”, apre uffici-negozi nei più importanti centri turistici e amplia l’offerta di dimore ai Paesi del bacino del Mediterranno, Francia, Spagna, Grecia, Croazia fino al Portogallo.

Crescita-record dei ricavi 2022

L’azienda, fondata a Chiusi più di 20 anni fa da Giammarco Bisogno (allora si chiamava Rent Tuscany), nel 2022 ha messo a segno una crescita-record, passando da 18 a 28 milioni di fatturato (considerando l’intero affitto pagato dai turisti, che poi in larga parte deve essere riversato ai proprietari immobiliari), con un valore dell’intermediazione che si aggira sul 30%. I dipendenti sono 40 e salgono a 100 con i collaboratori (agenti, tecnici, controller). L’80% del fatturato arriva dagli stranieri, il 20% dagli italiani. Il 70% dell’offerta è costituita da case coloniche e ville di campagna, il prodotto-tipico della Toscana che è la regione-leader. La pandemia ha fatto esplodere la richiesta di case indipendenti che assicurano privacy e vita all’aria aperta, anche se nel 2023 questo boom sembra ridimensionarsi: “Nei ponti di primavera è andata bene, adesso c’è un leggero rallentamento nelle prenotazioni per i mesi di luglio e agosto ma prevediamo di confermare gli stessi livelli del 2022”, spiega Bisogno, che intanto sta acquisendo piccoli operatori e property manager in Sicilia, Puglia, Marche con l’obiettivo di aumentare l’offerta di case da proporre in affitto.

Piattaforma online per prenotare visite e attrazioni

Sul piano delle “esperienze”, Emma Villas sta mettendo a punto una piattaforma online che servirà per prenotare visite, attività, attrazioni. Il “paniere” sarà pronto in autunno. “Finora cercavamo di soddisfare le richieste dei clienti col passaparola – spiega il presidente Bisogno – ora stiamo costruendo un sistema che permetterà di acquistare i servizi direttamente. Stiamo facendo accordi con diversi operatori che ci aiuteranno a soddisfare le richieste, ma saremo noi i fornitori delle esperienze”.

I colossi del settore, come Booking o Airbnb, hanno cominciato a farlo ma solo in alcune grandi città. Emma Villas aggiungerà un altro tassello: un luogo fisico, un ufficio-negozio nei più importanti centri turistici, in cui i clienti potranno acquistare i servizi, chiedere informazioni sulle attrazioni del territorio e conoscere l’offerta della società. Il negozio servirà anche ad incontrare proprietari immobiliari e dunque ad “acquisire” nuove dimore da mettere sul mercato. Il primo store è stato aperto nelle settimane scorse a Siena, il secondo a Orbetello, all’Argentario, seguito da Porto Cervo e, presto, dalla Versilia.

Bisogno è poco toccato dalle polemiche che stanno infiammando alcune città d’arte come Firenze, “invase” dagli affitti turistici brevi in centro storico, stile Airbnb, che allontanano i residenti: “L’unico modo è mettere limitazioni, magari prevedendo un minimo di pernottamenti, e imporre di prendere la partita Iva a chi affitta”.

Autore:

Silvia Pieraccini

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