3 luglio 2024

Logo t24Il quotidiano Economico Toscano
menu
cerca
Cerca
Impresa

07 settembre 2023

Ristorazione: Mollica liquida i soci pugliesi e ri-battezza Chic Nonna

Lo chef-imprenditore punta a chiudere il 2023 con cinque milioni di fatturato e un bilancio in pareggio. Ecco come farà.

Silvia Pieraccini
Il ristorante Atto di Vito Mollica all'interno di Palazzo Portinari Salviati a Firenze

Il ristorante Atto di Vito Mollica all'interno di Palazzo Portinari Salviati a Firenze

Si interrompe dopo poco più di un anno la partnership tra lo chef stellato Vito Mollica, anima del ristorante Chic Nonna all’interno della dimora storica Palazzo Portinari Salviati in via del Corso a Firenze, e i soci pugliesi di Mine & Yours, gruppo di ristorazione (ha un locale a Dubai) e ospitalità (un relais a Lecce) che fa capo al calciatore Graziano Pellè.

Lo chef-imprenditore sale (con due finanziatori) dal 70 al 100%

Ora Mollica, che insieme con due soci-finanziatori deteneva il 70% della società Mine Lifestyle Firenze srl cui è affidata la gestione del reparto food di Palazzo Portinari (ristorante, bistrot, cocktail bar), ha rilevato il restante 30% proprio da Mine & Yours. La società pugliese mantiene però il marchio Chic Nonna, replicato mesi fa in un locale aperto a Dubai. Per questo motivo il ristorante fiorentino, che nel novembre scorso ha conquistato una stella Michelin, ha cambiato nome e d’ora in poi non si chiamerà più Chic Nonna ma ‘Atto’. Formalmente il passaggio di quote è avvenuto da Nice Life srl, società di Mine & Yours, a Alvima srl, società di Mollica e degli altri due soci finanziatori.

Raddoppio del fatturato nel 2023

Mine Lifestyle Firenze srl nel 2022 ha fatturato 2,4 milioni di euro (ma il bistrot ha aperto in aprile e il ristorante alla fine di giugno) e ha uno staff di 50 dipendenti che rimarranno tutti a lavorare con Mollica. “La nostra priorità oggi è fare ristorazione dentro questa meravigliosa struttura storica nel centro di Firenze che è Palazzo Portinari – spiega lo chef-imprenditore – puntando sulla qualità del servizio, sulla formazione del personale e sulla qualità delle materie prime. Per il futuro la nostra società, Alvima, sta valutando di fare anche attività di consulenza, ma è esclusa l’ipotesi di riprodurre il nostro marchio in altre location”. Le prospettive sono di rapida crescita, col raddoppio del fatturato e il pareggio di bilancio attesi già quest’anno: “La previsione è di arrivare poco sotto i cinque milioni di ricavi a fine 2023 – spiega Mollica – arrivando al break even grazie ai due ristoranti, agli eventi, al catering esterno. Abbiamo una struttura unica per fascino e posizione che può essere utilizzata a uso esclusivo degli ospiti, e questo cambia la profittabilità”. La possibilità di pernottare nelle camere di Palazzo Portinari Salviati, che è una residenza d’epoca (di proprietà di Ldc Hotels & Resorts del taiwanese Nelson Chang), dà ulteriore spinta all’attività di ristorazione.

Le buone relazioni per far crescere la filiera

Per Mollica, che ha nel curriculum tanti anni al Four Seasons Hotel di Firenze, comincia dunque una nuova vita da imprenditore “puro”, impegnato a gestire l’intera filiera della ristorazione: “Il filo conduttore che mi ha permesso di fare tutto quello che ho fatto è dato dalle relazioni con le persone, dai fornitori agli interior design agli allestitori. La priorità sarà garantire la sostenibilità del posto di lavoro a tutto questo bacino”.

Autore:

Silvia Pieraccini

Potrebbe interessarti anche

Articoli Correlati


Impresa

02 luglio 2024

Food, è l’ora dei negozi propri per crescere all’estero

Leggi tutto
Sviluppo

01 luglio 2024

Appello degli ingegneri a Regione e sindaci per le rinnovabili

Leggi tutto
Industria

28 giugno 2024

Tessuti, nel post-alluvione calano i numeri di Prato

Leggi tutto

Hai qualche consiglio?

Scrivi alla nostra redazione

Contattaci