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07 marzo 2022

Pqe Group in espansione, nuove aperture all’estero

Dopo un 2021 chiuso con 52 milioni di euro di fatturato, il 18% in più rispetto al 2020, l’azienda di Reggello punta a un 2022 di crescita.

Leonardo Testai

Dopo un 2021 chiuso con 52 milioni di euro di fatturato, il 18% in più rispetto al 2020, Pqe Group è in espansione sia in termini di numeri di bilancio, sia in termini di presenza diretta sui mercati mondiali. La società di consulenza in ambito life sciences, che ha sede a Reggello, per l’anno in corso punta ad arrivare a 125 milioni di venduto, e a crescere ulteriormente sia nel 2023 (165 milioni) sia nel 2024 (200 milioni).

La crescita dell’azienda fondata ed amministrata da Gilda D’Incerti è stata possibile – sostiene Pqe – non solo grazie ad un aumento del portfolio dell’offerta, ma anche per l’introduzione di tecnologie digitali per la fornitura di servizi, come ad esempio gli smart glasses, che hanno permesso lo svolgimento del lavoro da remoto nei periodi segnati dalle restrizioni anti-Covid. L’azienda, che di recente è stata nominata da Deloitte ‘Best Managed Company’ per strategia, competenze e innovazione, impegno e cultura aziendale, governance e performance, internazionalizzazione e sostenibilità, risulta oggi tra i primi cinque player globali specializzati nell’ambito farmaceutico.

Verso la presenza diretta nei cinque continenti

Le prossime aperture all’estero di Pqe Group, che oggi conta 27 uffici nel mondo, saranno in Canada, Irlanda, Turchia, Singapore, Australia: è già in corso l’apertura di una nuova sede in Argentina, e per il futuro si valuta anche un’apertura nell’area del Nord Africa, in modo da coprire tutti e cinque i continenti. Il 2022 sarà un anno caratterizzato da un forte focus proprio sulle filiali estere soprattutto per quanto riguarda Stati Uniti e Messico dove è previsto un aumento del 250% di personale, ma anche per quelle europee, dove l’azienda punta allo sviluppo degli uffici aperti nel 2021 in Francia, Belgio, Polonia e Spagna.

“I prossimi step della multinazionale – afferma il vicepresidente Stefano Carganico – sono quelli di procedere ad eventuali acquisizioni e joint venture con aziende locali in tutte le parti del mondo, preannunciando così non solo un nuovo modo di fare business, ma anche un ulteriore ampliamento dell’organico e della competitività sui mercati esteri”.

I dipendenti più meritevoli diventano associati

In termini di risorse umane, l’azienda ha raggiunto nel 2021 il numero di 1.100 dipendenti in tutto il mondo grazie all’assunzione di oltre 600 persone, suddivise tra neolaureati – soprattutto in Italia – ed esperti senior. Il trend positivo, sostiene Pqe Group, sarà mantenuto anche nel 2022, durante il quale è previsto un ulteriore aumento di personale, raggiungendo così i 1.900 dipendenti entro dicembre prossimo.

Non solo: con il progetto Partnership League, annunciato in questi giorni, Pqe Group propone un piano di carriera strutturato per i suoi dipendenti che ambiscono a diventare soci dell’azienda stessa: sono stati nominati già 120 giovani meritevoli e figure manageriali, di cui il 40% donne, ad associati, nell’ambito di una struttura piramidale di cinque livelli suddivisa tra equity partner ed associati, con diversi benefit annessi. Tale riconoscimento, sostiene l’azienda, darà loro la possibilità di ambire nel corso dei prossimi anni ad avere ruoli sempre più nodali e strategici all’interno dell’azienda e crescere come equity partner in una delle filiali del gruppo.

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Leonardo Testai

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